Rotten Tomatoes: un’agenzia pagava i critici per dare recensioni positive a un film

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Lo scandalo colpisce Rotten Tomatoes, il noto sito che raccoglie voti e recensioni indicando una media di gradimento per film e altri prodotti

C’è del marcio in Rotten Tomatoes, si potrebbe dire in questo caso. S’è scoperto infatti che un’agenzia di PR, tale Bunker 15, anni fa si sarebbe avvicinata ad alcuni dei critici più influenti sul noto sito pagandoli per gonfiare i voti del film Ophelia con Daisy Ridley, un re-telling di Amleto dal punto di vista del famoso personaggio secondario femminile.

Il film aveva inizialmente conseguito sul sito un punteggio di 46/100, molto basso. In seguito all’intervento di Bunker 15, che pagava in nero alcuni recensori per portare al film voti più positivi, è salita a 62/100. Costoro venivano pagati un minimo di 50 dollari cadauno per scrivere quindi appositamente recensioni più positive per il film.

Uno scandalo che colpisce un sito da sempre già oggetto di polemiche, incolpato dagli studios di Hollywood e dal cinema per il fallimento di diversi film e per una certa grossolanità nell’aggregare recensioni, pagate o meno, concentrandosi su un voto di media e riducendo tutto a una semplice questione di “sì” o “no”.

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Paul Schrader ha detto al riguardo: “Gli studios non hanno inventato Rotten Tomatoes e in gran parte non gli piace. Ma il sistema è corrotto. Il pubblico è più stupido. La gente normale non legge le recensioni come faceva un tempo. Rotten Tomatoes è qualcosa con cui gli studios possono giocare. Per cui lo fanno”.

Fonte: Vulture

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