Danny Trejo festeggia i 55 anni da sobrio [FOTO]

Su Instagram Danny Trejo ha festeggiato con i suoi followers i 55 anni di sobrietà

Danny Trejo Machete
Machete col suo machete
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Danny Trejo è uno degli attori più iconici del mondo. Sebbene oggi sia una grande star, l’interprete di Machete ha avuto un infanzia davvero complicata, contraddistinta da crimini e da diverse comparsata in carcere che l’hanno portato, ovviamente, a fare uso di alcol e droghe. Tuttavia è riuscito a uscirne e anzi, sui social, ha appena festeggiato i 55 anni di sobrietà.

Sono 55 anni che sono pulito e sobrio oggi per la grazia di Dio! – scrive Danny Trejo. Ho fatto questo un giorno alla volta, e a chiunque stia soffrendo là fuori voglio dire, PUOI FARCELA ANCHE TU

Nell’arco della sua adolescenza difficile Danny Trejo si è trovato addirttirua a condividere lo spazio, nel carcere della contea di Los Angeles nel 1961, con niente meno che Charles Manson, il terribile fautore di decine di efferrati omidici negli anni ’60 compreso il celeberrimo Eccidio di Cielo Drive. A raccontarlo è lui stesso nel suo nuovo libro Trejo: My Life of Crime, Redemption and Hollywood.

Mentre aspettavo di essere spedito a Tracy, c’era un ragazzo bianco unto, sporco e magro – racconta l’attore. Era così povero che non aveva neanche una cintura e usava un pezzo di spago per tenere su i pantaloni. Mi dispiaceva per lui. Era chiaro che l’unica doccia che avrebbe mai fatto era quella fatta in prigione. Eravamo in tre nella nostra cella – Johnny Ronnie, Tacho e io – così gli abbiamo detto che poteva pulire per noi e lo avremmo tenuto d’occhio. Non poteva dormire nella nostra cella, ma l’abbiamo lasciato dormire appena fuori così la gente sapeva che lo tenevamo d’occhio.

Trejo ha rivelato di essere rimasto sbalordito quando ha scoperto che quel musicista fallito era diventato la mente dietro uno degli omicidi più raccapriccianti di Hollywood.

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Quando l’abbiamo incontrato per la prima volta, è stato prima di tutta quella roba, ok? – ha specificato Danny Trejo. Era un metro e ottanta, piccolo imbranato, ma furbo. Non era un prepotente. Non era un delinquente. Ma conosceva il gergo della prigione. Pensava di essere furbo.

Charles Manson non avrebbe potuto fare quello che ha fatto da nessun’altra parte. Non sarebbe potuto andare a East Los Angeles e convincere alcune di quelle ragazze a fare quello che ordinava. Quando ho sentito degli omicidi, ho pensato :”Apetta un minuto, quel ragazzo? Stai scherzando?”

Grande Danny!

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