Alfred Hitchcock e la scena della doccia in Psycho: dove nasce l’horror moderno [VIDEO]

Psycho
Condividi l'articolo

Il punto più alto nell’arte del maestro Hitchcock: una scena di Psycho che è rimasta nella storia e che colpisce ancora nel profondo tutti noi

1960: Alfred Hitchcock sta girando con una troupe televisiva il suo capolavoro assoluto: Psycho. Un film apparentemente umile e semplice rispetto al grande dispiego di mezzi e alle superstar che popolano gli altri suoi lavori. Eppure, è proprio qui che fa centro: il thriller/horror si rivela rivoluzionario e innovativo proprio per via della sua semplicità e della sua capacità di traumatizzare tutti.

Le tematiche Freudiane si accompagnano ad una licenziosità coraggiosamente osé che sfiora tabù, sessuali e non, esplora desideri sopiti e repressi e naviga nella psiche di un individuo in particolare: Norman Bates. Un vortice di sottili viaggi mentali che si intersecano unendo paura, erotismo, sensi di colpa. Hitchcock al quadrato.

E poi c’è naturalmente quella scena, quella che tutti ricordano. La doccia, dove Marion (Janet Leigh) si lava beatamente, ignara dell’ombra che si avvicina da dietro la tenda. Una scena da rivedere migliaia di volte, perché è veramente da manuale e colpisce ancora oggi per la sua semplicità e la sua efficacia.

LEGGI ANCHE:  I migliori 10 serial killer nel cinema

L’ombra che appare scostando la tenda è sempre Norman, travestito da sua madre. Ma noi non lo sappiamo perché non viene inquadrato in faccia: scorgiamo solo i connotati di quella che ci sembra una anziana signora. Quanto segue è un capolavoro di regia e di montaggio, con le celebri pugnalate accompagnate dall’equivalente in musica studiato da Bernard Herrmann.

Continua a pagina 2