Romanzo Criminale, perchè vedere la serie almeno una volta

Ecco la nostra analisi di Romanzo Criminale, una delle più belle serie tv che il nostro Paese abbia mai partorito

Romanzo Criminale
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Se c’è una serie TV che ha lasciato un’impronta indelebile nell’ambito della narrazione criminale del nostro Paese, questa è sicuramente Romanzo Criminale (qui i 10 migliori momenti). Ambientata nella Roma degli anni ’70 e ’80, la serie incarna un mix avvincente di criminalità organizzata, personaggi complessi, trame intricate e drammi umani. La storia infatti racconta le vere vicende della Banda della Magliana, organizzazione criminale che scosse le fondamenta di Roma. Tuttavia lo fa cambiando i nomi e romanzando gli eventi, creando un mix tra realtà e finzione che ha reso la serie leggendaria. Abbiamo voluto dunque omaggiarla analizzando tutti gli elementi che hanno reso lo show uno dei migliori che l’Italia abbia mai partorito.

Personaggi Iconici: Romanzo Criminale è un Mosaico di Personalità Complesse

Romanzzo Criminale

Il nucleo centrale dei Romanzo Criminale è rappresentato da tre protagonisti carismatici e carichi di sfumature: Libanese, Freddo e Dandi. Questi criminali ambiziosi cercano di prendere il controllo di Roma attraverso rapine, traffico di droga e una miriade di altri crimini. La loro complessità emerge attraverso le dinamiche di potere, le alleanze tese e le lacerazioni personali.

  • Libanese (Francesco Montanari): Nel tessuto criminale di “Romanzo Criminale”, il Libanese emerge come una figura dominante, guidata da ambizione e carisma. Interpretato magistralmente da Francesco Montanari, il Libanese incarna il capo spietato ma magnetico del gruppo. La sua presenza riempie lo schermo, evocando rispetto e timore allo stesso tempo. Montanari porta alla vita le sfumature complesse del personaggio, trasmettendo la sua abilità strategica ma anche le fragilità e le incertezze nascoste sotto la superficie. La dinamica tra il Libanese e gli altri protagonisti, soprattutto Freddo e Dandi, rivela il suo ruolo di figura paterna e, allo stesso tempo, di despota implacabile. L’abilità di Montanari nel comunicare questa dualità fa sì che il Libanese sia uno dei personaggi più iconici della serie, un uomo determinato a raggiungere il potere a qualsiasi costo.
  • Freddo (Vinicio Marchioni): Vinio Machioni presta la sua maestria recitativa a Freddo, un personaggio che incarna la quiete prima della tempesta. Freddo è un calcolatore strategico che nasconde un mondo interiore tumultuoso. La performance di Machioni è notevole nella sua abilità di esprimere l’emozione attraverso il silenzio e gli sguardi. La sua interpretazione trasmette la tensione interna di un uomo che lotta tra il suo ruolo di stratega criminale e le sue emozioni personali. Il percorso di Freddo, dalla fredda razionalità all’apertura emotiva, è reso credibile grazie alla profondità della recitazione dell’attore. La sua interazione con gli altri protagonisti, in particolare con il Libanese e Dandi, rivela il suo ruolo cruciale nella dinamica del gruppo criminale, rendendolo un personaggio indimenticabile e travolgente.
  • Dandi (Alessandro Roja): Interpretato con energia esplosiva da Alessandro Roja, Dandi è una fiamma ardente nel mondo criminale di “Romanzo Criminale”. Con la sua personalità affascinante ma volatile, Dandi rappresenta il lato estroverso del gruppo. Roja cattura abilmente la dualità di Dandi, passando dall’euforia festaiola all’impulsività omicida. La sua performance rivela il lato oscuro della celebrità criminale, mostrando come l’immagine pubblica e la realtà personale possano divergere drasticamente. L’interazione di Dandi con il Libanese, Freddo e gli altri personaggi evidenzia le complessità delle sue relazioni, così come le conseguenze delle sue azioni. La straordinaria abilità di Roja nel rendere Dandi autentico e affascinante lo rende un protagonista che cattura l’attenzione e le emozioni degli spettatori
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Nel cuore pulsante di “Romanzo Criminale” risiede tuttavai un mosaico di personalità complesse, ognuna delle quali aggiunge un tassello unico e irrinunciabile all’epica criminale. Benché Libanese, Freddo e Dandi dominino la scena, l’universo della serie è popolato da una vasta gamma di figure che contribuiscono a plasmare la trama e a darle vita. Dal Terribile al Commissario di Polizia Scialoja, passando per Patrizia e poi via via tutti i personaggi minori, ognuno di loro riesce ad apportare alla serie un pezzo del mosaico che rende la serie la meraviglia di sceneggiatura che è.

Non esistono elementi inutili o scene riempitive. Ogni momenti è creato ad hoc per raccontarci la complessità di questi personaggi così negativi eppure così umani. Non si corre mai il rischio di divinizzarli, ma si riesce a scorgere l’umanità che c’è in ognuno di loro. Anche con poche scene o momenti, ognuno dei personaggi trova modo di crearsi alla perfezione, dando vita a un mondo reale, tangibile e stupendo.

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