Pirati dei Caraibi, il film ha causato a Knightley un trauma

Parlando con Variety nel 2016, Keira Knightly ha raccontato dei traumi subiti recitando in Pirati dei Caraibi

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Accanto a Johnny Depp e Orlando Bloom, Keira Knightley è stata una delle star più importanti dei primi tre film della saga di Pirati dei Caraibi, uno dei motivi fondamentali del suo enorme successo. Volto di Elziabeth Swan, nel corso degli anni è divenuta un nodo focale della storia accanto ai celebri bucanieri di Jack Sparrow e soci.

Tuttavia, sebbene quello sia stato assolutamente il ruolo della sua vita, non è stato tutto rosa e fiori. In parte le difficoltà avute sul set hanno riguardato la grande differenza d’età che c’era tra lei e le sue co-star. All’epoca delle riprese del primo capitolo infatti, uscito nel 2003, la Knightley aveva solo 17 anni, accanto a due uomini di rispettivamente 39 e 25 anni. L’attrice ha spiegato, parlando nel 2016 con Variety, di aver subito molte ripercussioni psicologiche da quel lavoro e di aver avuto bisogno di “molti anni di terapia”, per superarlo.

L’ho trovato abbastanza orribile – aveva detto. Non sono un’estroversa, quindi ho trovato quel livello di attenzione e quella fama molto difficili da gestire. Era un’età in cui stavo diventando una donna, non lo ero ancora, e avevo bisogno di commettere errori. È un’età molto precaria, soprattutto per le donne. In qualche modo sei ancora una bambina. È stato traumatico, ma ha gettato le basi per il resto della mia carriera.

La Knightley ha anche rivelato di sperare che sua figlia non subisca lo stesso destino e quindi scelga una carriera lontana dai riflettori.

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Spero che diventi un’avvocato o qualcosa di spettacolare, ma sarò comunque il tipo di genitore che la sosterrà qualsiasi sia il suo interesse

Che ne pensate? Avete apprezzato il suo lavoro in Pirati dei Caraibi?

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