Pirati dei Caraibi: ai Confini del Mondo, l’intro da brivido con la canzone dei pirati [VIDEO]

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Un intro epico e che manda ancora i brividi lungo la schiena quello di Pirati dei Caraibi: ai Confini del Mondo

Pirati dei Caraibi 3

Così si apre il terzo film nella saga di Pirati dei Caraibi, la famosa serie di film a tema piratesco con Johnny Depp, Orlando Bloom e Keira Knightley. La scena (che potete rivedere in versione completa in inglese in fondo all’articolo) è un duro e diretto commento sulla realtà dello scontro tra pirateria e impero britannico.

Se è vero che molti pirati erano in realtà corsari al servizio della corona inglese, infatti, molti altri di essi agivano al di fuori di leggi e regole e lontano dal controllo delle istituzioni, perseguendo semplicemente l’arricchimento personale scorrazzando per i mari dei Caraibi e sfuggendo alla cattura.

La pena esemplare

La sequenza di apertura del film, uscito nel 2007 come seguito diretto de La Maledizione del Forziere Fantasma (film famoso per aver introdotto il personaggio di Davy Jones), si apre con l’inquadratura di un cappio, di quelli che si usavano per i condannati a morte: la pena del patibolo.

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Una punizione simbolica per l’era della pirateria, spesso citata anche semplicemente come “la forca”. Dissidenti, assassini, criminali, ladri e bucanieri di tutti i tipi subivano questo tipo di condanna che aveva anche lo scopo di dare un pubblico esempio di ciò che toccava a chi infrangeva le leggi.

Persone comuni

La sequenza è importante, e memorabile, perché di fronte ai cappi che segneranno la loro morte i condannati cantano. Vediamo non gli stereotipi dei pirati con uncino, benda e pappagallo, ma persone comuni che, evidentemente, sono state ritenute colpevoli di crimini degni dell’impiccagione.

Ci sono persino donne e bambini e ci vien da domandarci che cosa possano mai aver fatto per ritrovarsi lì. Il canto unisce tutti i prigionieri in solidarietà, caratterizzando nel frattempo la realtà piratesca come una realtà che sorge dalle istanze popolari e dalla povertà, in contrasto con lo strapotere e l’insensibilità della corona inglese.

Veridicità

Una caratterizzazione un po’ retorica, che nel film serve a farci provare simpatia per il capitan Jack Sparrow (del resto, come personaggio, già irresistibile di suo) e altri come Will ed Elizabeth, insofferenti al controllo e alle ipocrisie delle istituzioni. In realtà, i pirati non erano tanto persone comuni quanto marinai privi di ingaggio o altri criminali, sbandati o fuggiaschi dalla legge.

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Detto questo, naturalmente il film non mira tanto a una ricostruzione veridica quanto a una rappresentazione forte, che colpisce nello stomaco. Ne risulta una introduzione epica, che funziona ancora a distanza di tanti anni nel colpire con forza lo spettatore e creare grande attesa per gli eventi del film e per come commenteranno questa realtà.

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