Poker Face: Recensione del film di Russell Crowe | Festa del Cinema di Roma
Dopo l'incredibile successo della Masterclass di Russel Crowe alla Festa del Cinema di Roma passiamo alla recensione in anteprima del suo nuovo film: Poker Face, scritto diretto e interpretato dallo stesso Crowe (in uscita il prossimo 24 Novembre).
Tra i grandi protagonisti della Festa del Cinema di Roma 2022 c’è indubbiamente Russell Crowe. L’anti-divo neozelandese ha presentato infatti il suo nuovo film, Poker Face, nella storica sezione autonoma e parallela della Festa, Alice nella città . Ma soprattutto ha incantato il pubblico nel corso di una esclusiva Masterclass, confermandosi un autentico, brillante mattatore.
Russell Crowe ha tramutato la sua Masterclass in un vero e proprio show, abbandonando la sedia e il palco per scendere tra il pubblico. E non si è fermato alle classiche prime file, ma ha voluto espressamente raggiungere gli ultimi posti, la cosiddetta piccionaia, insomma l’area più sfigata del parterre, dove sedevano quei fan che mai avrebbero creduto di poterlo vedere così vicino.
A memoria, nessuno dei grandi divi presenti alla Festa del Cinema di Roma aveva mai avuto un atteggiamento tanto caloroso nei confronti del pubblico. Anzi, dagli annali è impossibile non ricordare lo storico caso di Bill Murray, che ha proprio dimenticato di svegliarsi in tempo per raggiungere l’Auditorium.
Quanto al film scritto, diretto e interpretato da Russell Crowe, Poker Face, la produzione è stata decisamente poco convenzionale. All’inizio della pandemia era in effetti previsto un diverso regista, destinato a rinunciare proprio a causa del Covid-19. Crowe ha così deciso di prendere in pugno la situazione.
In soli quattro giorni ha deciso di riscrivere la sceneggiatura, per procedere anche alla sua seconda regia per il grande schermo. E il risultato è un film tutt’altro che perfetto, forse perfino prevedibile, che pure conserva una qualità imprescindibile. Ovvero, la capacità di emozionare, intrattenere l’audience dal primo all’ultimo minuto.
Poker Face: La Trama
Jake Foley (Russell Crowe) ha da poco scoperto di avere un tumore terminale al pancreas. Partito letteralmente dal nulla, nella vita ha sempre avuto successo, prima come giocatore di poker, poi come imprenditore in grado di costruire un impero da centinaia di milioni di dollari.
Per questo, vuole organizzare una ultima grande partita di Texas Hold ‘Em con i vecchi amici di una vita. Una partita decisamente high stakes, già che la quota iniziale è di cinque milioni di dollari, per una vincita di venticinque milioni complessivi, desinata a un solo giocatore.
La partita prenderà però una piega decisamente anomala, già che il vero scopo di Jake è indurre i suoi amici a confessare una serie di oscuri segreti.
Poker Face: Recensione
Come nel caso della suo esordio alla regia, The Water Diviner, Russell Crowe punta decisamente al registro classico del melodramma americano. Eppure, questa volta, vira in direzione di un più moderno mash-up tra i generi, innestando nella struttura del melodramma azione, thriller e un imprevisto ma deciso twist verso l’heist movie.
Certo, il fatto che Crowe abbia riscritto la sceneggiatura in soli quattro giorni è un dettaglio non trascurabile, evidente in particolare in alcuni passaggi e alcuni dialoghi. Eppure, l’intensità dello sguardo del nostro Gladiatore, la sua assoluta devozione a questo personaggio tormentato, controverso, determinato a non salutare la vita prima di aver messo a posto le cose e pareggiato i conti, non può che sedurci.
In linea generale, quest’anno alla Festa del Cinema di Roma abbiamo trovato forse meno capolavori, meno grandi autori, ma comunque una cospicua dose di solido intrattenimento. Per le prossime recensioni da Roma Film Festival, continuate a seguirci!