Russell Crowe, il grave incidente sul set di Robin Hood

Russell Crowe ha rivelato che durante le riprese di Robin Hood si è rotto entrambe le gambe. Ma lo ha scoperto 10 anni dopo

Russell Crowe - Robin Hood
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L’infortunio di Russell Crowe

Russell Crowe, quando ha partecipato alle riprese di Robin Hood, ha avuto un “piccolo incidente” che gli ha causato delle pesanti ripercussioni sulla sua salute fisica. Era il 2010 e l’attore neozelandese venne chiamato per interpretare la nuova versione del ladro gentiluomo nell’ultimo film di Ridley Scott. Sfortunatamente, durante le riprese, il protagonista di questa storia è malcapitato in una situazione sconveniente che gli è costata un grave infortunio. Infatti, Crowe mentre stavano girando una scena non si è rotto solo una gamba, ma anche l’altra. E nonostante tutto ha continuato a lavorare.

Stavano girando una scena – Russell Crowe ha l’episodio impresso nella sua mente – e lui doveva saltare dalla porta di un castello per finire su un terreno accidentato. L’attore ha poi spiegato a PEOPLE che a causa della fretta, il set non era stato preparato a dovere e non messo totalmente in sicurezza. Si è reso conto della situazione troppo tardi, ormai a conti fatti. “Con centinaia di comparse in giro, frecce che volano e bruciano pentole che danno fuoco al castello, non c’era modo di tirarsi indietro”, ha affermato, “Mentre saltavo, ricordo di aver pensato, ‘Questo farà male'”.

Russell Crowe ha poi continuato il suo racconto sul momento dell’impatto: “Era come una scossa elettrica che esplodeva nel mio corpo… Non ha mai parlato dell’infortunio con la produzione, non ha mai preso un giorno libero a causa di esso, ho continuato a lavorare”. L’interprete non si è accorto subito di essersi fatto male, ma dieci anni più tardi ha iniziato a sentire dei forti dolori alle gambe. Con un esame ai raggi X ha poi scoperto che aveva dei residui di frattura a entrambi gli stinchi. “A quanto pare ho finito quel film con due gambe rotte. Tutto per l’arte. Niente gesso, niente stecche, niente antidolorifici, continuavano [le gambe] a lavorare e nel tempo si curavano da soli”.

E voi cosa ne pensate?

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Fonte: PEOPLE

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