Anthony Hopkins: “Dicono che ho la sindrome di Asperger, non ci credo”

Parlando con GQ, Anthony Hopkins ha rivelato di non credere ad una recente diagnosi che gli ha diagnosticato la sindrome di Asperger

Anthony
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Anthony Hopkins ha rilasciato recentemente un’intervista a GQ parlando di una recente diagnosi con la quale gli sarebbe stata diagnosticata la sindrome di Asperger. L’attore premio Oscar per The Father tuttavia ha dichiarato di non crederci.

Penso che qualche dottore mi abbia contattato… non lo so. Io no, in realtà, non ci credo. Non mi sento diverso. Penso che queste siano solo etichette. Forse sto sbagliando. Forse sono ignorante. La chiamano neurodiversità. È un’etichetta elegante. Sono in grado di concentrarmi grandemente sulle cose. Me ne accorgo quando sono al ristorante, ma questo è il mio comportamento. Penso che abbiamo rovinato il sistema umano categorizzando tutto.

C’è un detto meraviglioso che recita: “Siamo tutti fottuti. Lo siamo sempre stati e sempre lo saremo. L’intera razza umana è fottuta”. Altrimenti, non avremmo avuto spargimenti di sangue e guerre, secolo dopo secolo, se fossimo davvero così intelligenti. Abbiamo un cervello meraviglioso ma abbiamo distrutto metà del pianeta, quindi non siamo così intelligenti. È divertente come un piccolo virus invisibile ci abbia messo al tappeto, prova tu a capirci qualcosa.”

Andando avanti con l’intervista, l’attore volto di Hannibal ne Il Silenzio degli Innocenti, ha rivelato di dover ancora lavorare per riuscire a contenere il suo ego dopo tanti anni di successi e riconoscimenti.

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Il narcisismo è il più grande nemico per un attore. Deve essere in grado di controllarlo tutto il tempo. Quando le persone iniziano a dire cose buone su di te, che sei un grande attore e tutto il resto e quando inizi a crederci, va bene. Non c’è niente di sbagliato nel credere in te stesso e nell’autostima, ma devi controllare il tuo narcisismo.

Sei solo un essere umano che si dà il caso sia un attore ed è un personaggio pubblico, non sei diverso da chiunque altro

E quello di cui sono consapevole, e non è falsa modestia, è che non sono io a realizzare un film. Il cameraman, l’ingegnere del suono, il direttore della fotografia, i tecnici, i truccatori, i produttori, il regista, loro stanno facendo il film. I ragazzi lì alle quattro del mattino che scaricano i camion stanno realizzando il film. Non io.

Cosa ne pensate di queste parole di Anthony Hopkins?