Zodiac, un ingegnere avrebbe svelato l’identità del killer, decifrando i codici

Una nuova svolta nel caso di Zodiac, il killer dello Zodiaco che terrorizzò la California: un ingegnere avrebbe non solo decodificato i codici, ma anche scoperto l'identità dell'assassino

Zodiac; Gialli
Robert Downey Jr e Jake Gyllenhaal in Zodiac di David Fincher
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Il killer dello zodiaco, protagonista del film Zodiac di David Fincher, torna ad essere al centro dell’attenzione: sembrerebbe, infatti, che un ingegnere francese abbia decodificato gli ultimi due messaggi cifrati, di cui uno svelerebbe anche l’identità dell’assassino.

Per chi non lo sapesse Zodiac ha ucciso cinque persone nella Bay Area di San Francisco tra il 1968 e il 1969 e ha “giocato” con la polizia e con i media mandando messaggi cifrati, in un modus operandi che sembrava voler richiamare quello di Jack lo squartatore.

Lo scorso dicembre è stato decifrato, dopo più di cinquant’anni, il codice noto come 340 Cipher. Ora Fayçal Ziraoui ha dichirato al Times di aver decifrato i due messaggi rimanenti, il Z32 e il Z13. Quest’ultimo, addirittura, svelerebbe il nome e dunque l’identità di Zodiac.

Nel messaggio, infatti, l’ingegnere francese avrebbe trovato la parola KAYR: una parola che somiglia moltissimo a Kaye, che rimanderebbe a Lawrence Kaye, un criminale attivo nell’area di Zodiac e che, soprattutto, all’epoca rientrò tra i sospettati. Inoltre l’errore ortografico rientrebbe nello stile del killer, che era solito commetterli.

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Nello Z32, inoltre, Ziraoui avrebbe identificato delle coordinate geografiche che portano a South Lake Tahoe, località dove Kaye viveva e che era anche il luogo da cui è stata inviata una cartolina che si pensi sia stata inviata da Zodiac stesso.

La scoperta di Ziraoui è stata accolta con molto scetticismo dagli appassionati e dagli esperti di crittografia, asserendo che esistono già centinaia di possibilità di decifrazione dei codici e che il metodo dell’ingegnere francese lascia a desiderare.

Tuttavia un professore intervistato dal Times ed esperto a sua volta di crittografia avrebbe asserito che il metodo usato da Ziraoui per decifrare i codici è valido e che dovrebbe essere preso in considerazione dalla polizia e dalle forze dell’ordine. Al momento, dunque, non resta altro da fare che attendere gli sviluppi del caso.