Valerio Lundini trasforma la sua intervista con Bugo in una specie di caccia al tesoro
Come sappiamo, uno come Valerio Lundininon è capace di condurre un’intervista “normale”. Per fortuna, si intende. Ogni volta si inventa qualcosa di surreale, assurdo o ironico, spesso in complicità con i suoi stessi ospiti. Qualche tempo fa è accaduto con i Maneskin, che ha interpellato sul tema droga e rock and roll.
Questa volta è il turno di Bugo, l’amatissimo cantautore famoso per la sua lite con Morgan ma anche partecipante all’ultimo Sanremo con una canzone ingiustamente ignorata. Con lui Lundini decide di condurre un’intervista “a indizi”, strutturata come una caccia al tesoro, nella quale risposte e contro-risposte sono nascoste e sta allo spettatore recuperarle.
Solo le prime due battute avvengono in studio. La prima, letta da Bugo su un foglio nascosto sotto la sua sedia, dice: “Ciao Bugo, come va la vita?” La replica del cantante, nascosta nel sax del sassofonista della band di Lundini, i Vazzanikki, è su un altro biglietto che viene letto dal presentatore: “A me abbastanza bene. E te?”
A questo punto le cose si complicano, perché la contro-replica di Lundini è: “La sesta canzone dell’album ‘Che Fantastica Storia è La Vita di Antonello Venditti”. Sta al pubblico cercare la risposta. E non è finita perché Bugo sopraggiunge, con un ulteriore battuta: “Seconda vignetta dell’undicesima tavola di Giallo Scolastico di Andrea Pazienza”.
Indizio finale, l’ultima replica di Lundini: “Didascalia dell’undicesima foto caricata sul profilo Instagram dei Vazzanikki”. Insomma, una conversazione apparentemente banale ma trasformata in un’appassionante ricerca tra riferimenti culturali e social. Seguirete gli indizi fino in fondo? Fatecelo sapere nei commenti.