Le Streghe, Anne Hathaway si scusa: “Mi dispiace di avervi deluso”

Anne Hathaway corre ai ripari, ma lo fa con il cuore

Anne Hathaway
Condividi l'articolo

Anne Hathaway corre ai ripari sulla polemica riguardante il film Le Streghe

Si continua a parlare molto de Le Streghe e di come la protagonista, Anne Hathaway, nel film abbia interpretato un personaggio la cui rappresentazione è stata percepita molto negativamente. Questo perché, in base ad una semplice scelta scenografica, le streghe in questione (e lei soprattutto) hanno solo tre dita.

Per la precisione tre dita belle lunghe per mano, che vorrebbero caratterizzare l’aspetto “mostruoso” degli esseri sovrannaturali di cui si parla. Un tipo di scelta grottesca non troppo inusuale per Robert Zemeckis, il regista, già sperimentatore di effetti “rivoltanti” in film come La Morte ti Fa Bella (Death Becomes Her, 1992).

In questo caso il problema è stato che nel personaggio della Hathaway si sono riconosciute diverse persone (e personalità) affette da menomazioni agli arti e disabilità. Alcuni di essi si sono detti preoccupati che il film possa stigmatizzare ulteriormente i già diffusi pregiudizi nei confronti di chi riporta problemi simili.

La Warner Bros. è intervenuta tempestivamente a spiegare che una tale connotazione negativa non era assolutamente intesa, ma nel frattempo la polemica è scoppiata. Per evitare conseguenze disastrose, anche l’attrice protagonista, Anne Hathaway appunto, si è fatta avanti: con un lungo messaggio di scuse su Instagram.

LEGGI ANCHE:  Gyllenhaal si dice fortunato delle scene hot con la Hathaway

“Devo a tutti voi una scusa per il dolore causato. Mi dispiace” dice. “Voglio in particolare dire che mi dispiace ai bambini con differenze agli arti. Ora che so di più prometto che farò di più. E devo una scusa speciale a tutti coloro che amano voi tanto fieramente quanto io amo i miei bambini. Mi spiace di aver deluso le vostre famiglie“.

A contorno delle scuse la Hathaway condivide un video del Lucky Fin Project, un’organizzazione no-profit dedita appunto alla “normalizzazione” della percezione di tali persone nella società. Infine, l’attrice sostiene anche l’hashtag #NotAWitch, diventato nel frattempo simbolo delle medesime tematiche.

Fonte: New Musical Express

Continuate a seguirci sulla nostra pagina Facebook ufficiale, La Scimmia Pensa, la Scimmia fa.