PlayStation 5 e Xbox Series X: due console veramente Next Gen

Le nuove console hanno sotto il cofano un'architettura che cambierà il modo di fare giochi

PlayStation 5 e Xbox Series X
PlayStation 5 e Xbox Series X
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Uno sguardo più da vicino a PlayStation 5 e Xbox Series X.

I nuovi annunci, e i continui retrofront di Sony e Microsoft su alcune dichiarazioni, hanno disperso un po’ di quel grande hype che si ha all’uscita di una nuova generazione di console. Come in molti stanno pensando, lo scalino grafico tra le nuove macchine e quelle che stiamo salutando potrebbe sembrare meno imponente rispetto al passato, ma in realtà le console che stanno per uscire, sia PlayStation 5 che Xbox Series X (e Xbox Series S, una versione meno potente ed economica rispetto alla sorella maggiore ma che ha al suo interno la stessa architettura), nascondono al loro interno delle caratteristiche che cambieranno per sempre il medium dei videogiochi.

Nuovo inizio ma con cautela.

Microsoft aveva dichiarato da tempo che non avrebbe abbandonato immediatamente la generazione uscente e che i nuovi titoli interni sarebbero usciti anche su One e One X. Dopo il turbine di proteste sulla presentazione di Halo e il conseguente rinvio del titolo a data da destinarsi, la presentazione di giochi che sono solamente a inizio sviluppo e una concorrenza che non lascia troppi spazi, Microsoft potrebbe pensare di spingere sulla potenza bruta che ha a disposizione sotto il cofano di Series X per mostrare un gioco esclusivo per la nuova console, a differenza quindi da quanto detto in passato.

Sony invece si era vista più convinta nel proporre giochi completamente esclusivi per la nuova macchina, così da poter spingere sulle nuove caratteristiche della console senza dover tener conto l’ormai vetusto hardware di Ps4. Abbandonare però un parco macchine vendute di 100 milioni e quindi rinunciarci totalmente non sembra una buona idea e quindi c’è stato un leggero dietro front in tal senso. Sia il nuovo Spider-Man: Miles Morales, Horizon: Forbidden West e Sackboy usciranno per Ps4.

Cross-Gen, un freno a mano tirato.

Come successo anche con la passata generazione, per non abbandonare totalmente le console uscenti (e quindi un grosso numero di vendite), abbiamo assistito a una massiccia mole di giochi cross-gen, cioè in grado di girare sia sulle attuali macchine che su quelle in uscita. Questo però si porta dietro alcuni problemi, primo fra tutti il fatto che le nuove console non potranno essere sfruttate a pieno ma solo per miglioramenti grafici e caricamenti più veloci.

Questo passaggio risulta però fisiologico per diversi aspetti anche slegati dalle pure vendite. Lo sviluppo di un videogioco di grossa produzione (AAA) può variare dai 3 ai 5 anni. Vien da sé che i tool e i motori grafici usati per giochi che hanno visto il loro sviluppo iniziare 2/3 anni fa siano studiati per le attuali macchine. Per la next gen ci saranno quindi solo aggiornamenti grafici nel primo periodo, almeno finché i nuovi motori di gioco (e soprattutto le software house) non saranno pronti al 100% per girare sulle nuove console. Anche a fronte di motori come l’usatissimo Unreal Engine (che vede il suo passaggio dal 4 al 5), che permette un rapido aggiornamento per le nuove console, le software house impegnate negli sviluppi potrebbero avere ormai tra le mani progetti ormai troppo avanti per essere ripensati per la next gen.

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Una velocità senza precedenti per PlayStation 5 e Xbox Series X.

L’uscita delle nuove schede grafiche di Nvidia ha di nuovo destabilizzato il mercato. Le loro caratteristiche permettono operazioni di calcolo già impossibili per le console che stanno per uscire. Ma il mercato Pc e quello console è estremamente diverso e quest’ultime devono sottostare a un rapporto qualità/prezzo incredibile. Un ulteriore punto a favore del mercato console è l’estrema ottimizzazione da parte delle software house verso un hardware fisso al contrario delle centinaia di configurazioni diverse che possiamo trovare sui Pc.

Ciò che definisce un vero e proprio nuovo inizio per il medium non è però la mera potenza computazionale questa volta. Ovviamente quella aiuta e infatti le nuove console avranno a disposizione almeno 5 volte la potenza bruta dell’attuale generazione, ma il punto cruciale che cambierà tutto è senza alcun dubbio l’uso di un SSD come nuovo standard. Al di là di quel che può sembrare ovvio, cioè che i caricamenti saranno fulminei rispetto al passato, l’uso di un SSD al posto degli Hard-Disk meccanici cambierà totalmente il design dei videogiochi.

Un SSD per domarli…

Un piccolissimo assaggio di cosa questi SSD potranno fare c’è stato dato in pasto dal trailer di Ratchet and Clank in uscita per PlayStation 5. Grazie alla straordinaria velocità di input/output gli scenari potranno cambiare totalmente nel giro di una frazione di secondo. Questo farà sì che gli sviluppatori potranno rompere diversi limiti che le vecchie architetture gli ponevano di fronte. Spesso infatti, per passare da un’area all’altra, si doveva ricorrere a bravi scene scriptate, corridoi o altri escamotage. I programmatori lavoreranno ora basandosi su questa nuova architettura e quindi avranno la possibilità di ampliare il level design in base alle esigenze artistiche e non ai limiti di trasferimento. Ovviamente non ci troviamo di fronte a una tecnologia senza limiti ma questi verranno decisamente abbattuti rispetto al passato, in modo totalmente netto.

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Ratchet & Clank: Rift Apart per PlayStation 5

Un altro aspetto importante che arriverà sulle nuove console, che abbiamo però già potuto notare su Pc con le schede Nvidia serie 20, sarà il Ray Tracing. Questa tecnologia farà sì che ogni fonte di luce (in realtà non tutte per ovvi limiti ma le fonti più importanti) agirà sull’ambiente circostante in tempo reale. I riflessi sulle livree, armature o sulla pelle dei personaggi saranno quindi resi in tempo reale. Questo comporta un miglioramento della fotografia e grafico incredibile.

Un confronto impari quello tra le generazioni di console.

Succede spesso quindi che l’uscita delle nuove console possa far storcere il naso inizialmente. Anche Ps4 e Xbox One all’inizio, per le cause citate sopra, non differivano enormemente dai migliori giochi di Ps3 e Xbox 360. Questo anche perché i programmatori conoscevano alla perfezione le console uscenti, ottimizzandole all’estremo, mentre sotto molti aspetti erano ancora su territorio inesplorato con le nuove macchine.

Il consiglio è quindi di mettere a confronto non i primi giochi usciti su Ps4 e Xbox 360 con quelli della precedente generazione, ma gli ultimi. In linea di massima il salto generazionale potrebbe essere simile anche con le nuove console, addirittura superiore considerando la libertà donata dagli SSD, toccherà però attendere almeno 2/3 anni di PlayStation 5 e Xbox Series X, in modo che i giochi vengano sviluppati su tool più ottimizzati.

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