Francesco Pannofino è uno dei doppiatori più amati dell’intero panorama italiano. La sua profonda voce è legata indissolubilmente ad attori come Daniel Day Lews, Kurt Russel, Denzel Washington e molti altri. In questo periodo inoltre è tornato in auge anche come attore, in quanto Netflix ha deciso di riportare nel catalogo l’amatissima serie Boris (Leggi qui la nostra recensione), nella quale Pannofino interpreta il vulcanico regista Renè Ferretti. Il sessantaduenne nato a Pieve di Teco in Liguria ebbe modo anche di assistere ad uno dei momenti che cambiarono per sempre la storia del nostro Paese: il sequestro di Aldo Moro ad opera delle Brigate Rosse, avvenuto il 16 marzo 1978.
Durante un’intervista a Fanpage, l’attore ha infatti raccontato come in quel periodo lui abitava a via Fani a Roma, dove tutt’ora vivono i suoi genitori e di come quel giorno dovette prendere l’autobus per andare all’università per sostenere un esame di algebra e divenne testimone di quel tragico evento. L’attore e doppiatore sentì gli spari e si nascose fino a quando uscendo, non vide i cadaveri dei poliziotti che facevano da scorta ad Aldo Moro. Questo evento segnò profondamente la vita di Francesco Pannofino tanto da spingerlo a scrivere anche una canzone in merito, durante le riprese di Boris, chiamata Sequestro di Stato ed inclusa nell’album Io vedo le emozioni.