Paul McCartney interviene sul caso Floyd, con una memoria molto particolare
Sempre più voci, ormai, sono quelle che prendono posizione e parlano unendosi alle proteste seguite alla morte di George Floyd. Il nuovo nome che spunta è nientemeno che quello di Paul McCartney, un musicista ultra-leggendario che di certo non ha bisogno di presentazioni. In un messaggio condiviso sui social, su una schermata tutta nera, il messaggio di Macca ci riporta ai tempi dei Beatles. E per la precisione nel 1964, durante il primo, leggendario tour americano della band. I quattro erano sulla cresta dell’onda, con il singolo I Want to Hold Your Hand al numero uno negli Stati Uniti.
Un post condiviso da Paul McCartney (@paulmccartney) in data:
All’epoca, racconta Macca, era previsto un concerto dei Fab Four a Jacksonville, in Florida. Un luogo nel quale la segregazione razziale, a quel tempo, era ancora all’ordine del giorno, nei bar e sugli autobus come nelle venues dei concerti. Ebbene, i Beatles si rifiutarono di suonare in quelle condizioni. E pur di fare esibire il più importante gruppo del mondo, si consentì alla mescolanza dell’audience. Una pietra miliare importante, che Macca ricorda unendosi al dolore per la morte di George Floyd, e alle denunce di iniquità che giungono oggi da tutto il mondo.