Fuori dall’hype Ringo Starr: i Pinguini Tattici Nucleari diventano mainstream

Dopo la consacrazione al Festival di Sanremo, i Pinguini entrano nell'Hype

I Pinguini Tattici Nucleari pubblicano il nuovo album Fuori dall'Hype Ahia
- Credits: Pinguini Tattici Nucleari / Youtube
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I Pinguini Tattici Nucleari, sull’onda del successo di Sanremo 2020, pubblicano una nuova versione del loro ultimo album intitolata Fuori dall’hype Ringo Starr.

La crescita artistica dei Pinguini Tattici Nucleari è un argomento che abbiamo già trattato in varie occasioni. Gli ultimi due album Gioventù Brucata e Fuori dall’hype (il primo con un’etichetta major) hanno dimostrato l’originalità e la qualità del gruppo, ma è innegabile che la recente partecipazione al settantesimo Festival di Sanremo abbia rappresentato un momento di svolta per la carriera della band bergamasca.

Dal terzo posto alla kermesse sanremese con il brano Ringo Starr ha origine il nuovo album Fuori dall’hype Ringo Starr. Come si può intuire dal titolo, non si tratta di un album nuovo di zecca, ma di una nuova versione del precedente Fuori dall’hype che prevede l’aggiunta del singolo sanremese e di altri due brani inediti. Se per buona parte del pubblico nazionale i Pinguini Tattici Nucleari sono una vera e propria rivelazione di Sanremo, in realtà è da anni che la band calca i palchi di tutta Italia. Fuori dall’hype Ringo Starr è il quinto album del gruppo. Segue: Il re è nudo (2014), Diamo un calcio all’aldilà (2015), Gioventù Brucata (2017) e Fuori dall’hype (2019).

Che cosa è cambiato tra i Pinguini di Fuori dall’hype e quelli di Fuori dall’hype Ringo Starr?

La notorietà dei Pinguini Tattici Nucleari era in crescita, i singoli di Fuori dall’hype giravano in radio e i fan accorrevano in massa ai concerti. Non siamo dunque in presenza di una semplice meteora sanremese. Per i Pinguini è tutto diverso, per la band bergamasca Sanremo ha significato la consacrazione mainstream di una felice carriera indipendente.

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Sanremo ha contribuito a mostrare a tutta Italia l’energia, l’ironia e la musica di un gruppo ben consolidato. Quel che è cambiato è proprio il posizionamento dei Pinguini, che, un anno dopo l’uscita dell’album, non sono più “fuori dall’hype”, ma vi si sono catapultati dentro.

In Fuori dall’hype Ringo Starr i Pinguini giocano, scherzano, si divertono con la loro stessa musica. Raccontano il mondo visto dai loro occhi. Sempre ironici e divertenti, riescono a non cadere nella banalità (oggi dilagante nell’itpop e nell’indie nostrano) e a toccare con leggerezza anche temi attuali e seri. Nella recensione di Fuori dall’hype avevamo parlato del caotico mondo esterno, dal quale i Pinguini con la title track dichiaravano di non voler essere fagocitati. La vera sfida ora sarà quella di affrontare dall’interno la frenesia della scena musicale mainstream e le conseguenze del successo.

Si aggiungono 3 nuovi brani che raccontano le origini (Bergamo), la filosofia di vita (Ringo Starr) e l’amore (Ridere).

Ringo Starr, la canzone perfetta come biglietto da visita per il palco di Sanremo. Un gradevole omaggio al batterista dei Beatles, spesso sottovalutato e nascosto dalla grandezza di Paul e di John. Un personaggio simbolico che rappresenta la vita secondo i Pinguini, che cantano e ballano il pezzo con energia sul palco dell’Ariston. Il testo disegna con ironia la storia di un trentenne che ancora non sa bene cosa fare della sua vita. Il protagonista viene così ben rappresentato dalla figura di Ringo Starr, un personaggio secondario, ma autentico, capace di resistere in mezzo a un mondo di soli vincenti (come John Lennon e Paul McCartney).

Come consuetudine dei Pinguini, il testo viene arricchito da alcune chicche, citazioni pop che contribuiscono a dare freschezza e colore al brano. Riccardo nomina così L’Eredità (omaggio al padrone di casa dell’Ariston Amadeus), Ted Mosby e Robin di HIMYM, la leggendaria Africa dei Toto.

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Bergamo è invece un tributo alla loro terra natia, al posto nel quale i Pinguini Tattici Nucleari hanno avuto origine. La città viene così presa come punto di riferimento e diviene un bellissimo complimento “Sei come… Bergamo”. Si tratta di una romantica ballata pop. Una canzone d’amore classica dove non si cercano grandi e ricercati vocaboli per celebrare con una similitudine la propria amata, ma ci si limita ad un tanto semplice quanto efficace “Sei bella come casa mia”.

La naturalezza dei Pinguini Tattici Nucleari.

A completare le novità di questo album troviamo l’inedito Ridere. Un brano dal linguaggio fresco, dalla musica vivace e dal testo strappalacrime. La fine di un amore magistralmente cantata da Riccardo Zanotti con parole il cui ascolto viene severamente sconsigliato a chi ha concluso da poco una relazione importante.

Un punto di vista inconsueto, poiché al dramma della rottura, alla Perdere l’amore di Massimo Ranieri, si preferisce raccontare la dolce-amara nostalgia che si prova quando ormai la rottura è stata metabolizzata. L’amore finito diviene così una splendida storia, un felice ricordo da custodire e raccontare perché, a volte, anche quando tutto finisce ne è comunque valsa la pena.

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