Tarantino:”Bruce Lee è sempre stato arrogante. E non sono il solo a dirlo”

Risposta al vetriolo, quella di Quentin Tarantino.

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Le polemiche non accennano a fermarsi. Dopo che Shannon Lee, figlia di Bruce Lee, aveva fortemente criticato la scelta di Tarantino di caricaturizzare in maniera eccessiva il celebre attore esperto di arti marziali, il regista dell’acclamato C’era Una Volta A… Hollywood, ha risposto per le rime. E più che acqua, sembra che abbia gettato ancor più benzina sul fuoco. Nella recente conferenza stampa di presentazione del suo ultimo film a Mosca, Quentin Tarantino ha dichiarato che Bruce Lee era un tipo molto arrogante. E non lo scopriamo di certo adesso.

“Non mi sono inventato nulla. L’ho sentito dire cose del genere, in tal senso. Se la gente dice ‘Non ha mai detto di poter picchiare Muhammad Ali’, beh sì, l’ha fatto. Non solo lo ha detto lui, ma anche sua moglie, Linda Lee ”, ha specificato Tarantino.

Tuttavia, il regista di Pulp Fiction ha anche ridimensionato molto quanto visto. Forse costretto per cercare di calmare la situazione, Tarantino ha anche dichiarato che la scena del combattimento tra Lee e Cliff non deve essere presa alla lettera. Una spiegazione a quanto pare necessari, nella quale ha espressamente fatto dei distinguo circa un eventuale combattimento tra Brad Pitt e Bruce Lee. Nello specifico ha affermato che Pitt non potrebbe mai battere Lee. Ma il suo personaggio sì, seppur con qualche riserva.

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“Cliff è un personaggio di finzione e quindi, nella finzione, lui può battere Bruce Lee. È comunque un Berretto Verde, non proprio l’ultimo arrivato. Non è uno sportivo, un combattente. È un guerriero. In un ring potrebbe anche perdere con Bruce Lee ma in una lotta senza regole, vincerebbe Cliff. Anzi, Cliff ucciderebbe Lee”

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c’era una volta a hollywood: Mike Moh nella scena che ha offeso Shannon Lee

Aspettiamo dunque una eventuale replica da parte di Shannon Lee per capire che le parole del regista abbiano in qualche modo placato le acque della discordia tra i due. Vero è che non è mai bello dover assistere ad una giustificazione circa una scelta di un proprio film solo per smorzare delle polemiche abbastanza sterili e futili.