AC/DC: recensione di Highway to Hell

Highway to Hell
AC/DC negli anni '70, con Bon Scott.
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Il capolavoro hard rock degli AC/DC usciva il 27 luglio 1979.

Fine anni ’70. L’hard rock nella sua forma più classica si sta evolvendo rapidamente, e molte band del genere, come i Led Zeppelin, gli Who, e i Rolling Stones, esplorano rapidamente nuovi territori. Fedeli al proprio stile rimangono invece gli AC/DC, inossidabile formazione australiana guidata dai fratelli Malcolm ed Angus Young, con alla voce un esplosivo Bon Scott. Il rock degli AC/DC è, per eccellenza, rock per tutti. Highway to Hell, sesta uscita per il quintetto, raggiunge poi livelli di popolarità precedentemente mai toccati; e che si innalzeranno ancora di più, naturalmente, con Back in Black (1980).

L’ultimo album con Bon Scott alla voce, prima della di lui tragica morte nel 1980, sfrutta la formula semplice e coinvolgente che fa di tutti i lavori dei primi AC/DC dei capisaldi del rock chitarristico. Riff, riff, riff, e qualche assolo. Ritmica semplice, cantati sguaiati, strutture della canzone mutuate dal rock intuitivo degli anni ’60. Temi “caldi”, come sesso e dannazione, ma trattati in maniera volutamente ingenua, mettendo sempre l’energia davanti alla provocazione.

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AC/DC – Highway to Hell, 1979

Un disco prima di tutto prepotente e robusto, come il rock degli AC/DC.

E l’energia in fondo è proprio ciò che più emerge dall’ascolto di Highway to Hell: velocità, moto, passione, ritmo. I suoni sono potenti, non disturbanti come nel nascente heavy metal, ma neppure più malinconici come nel genere di provenienza, il blues. Il rock australiano, che dagli AC/DC prende avvio e che poi si ritroverà in diversi complessi come i Jet, i Wolfmother e gli Airbourne, qui prende forma: è un rock elettrico, puro, non ambizioso quanto quello inglese né autoreferenziale come quello americano.

Highway to Hell è certo la canzone più nota dell’album, nonché uno degli inni del rock anni ’70, ancora oggi ricordata, amata, e cantata a memoria non solo dai fan della band, ma da qualunque appassionato del genere. Non è però l’unico pezzo notevole: bisogna citare almeno anche le felici intuizioni di Walk All Over You, Touch Too Much e Beating Around the Bush, pezzi di una statura almeno pari a quella della title track, e ingiustamente dimenticati.

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Se è vero che solo con Back in Black gli AC/DC raggiungeranno l’apice assoluto della loro produzione, è anche vero che Highway to Hell è un passaggio fondamentale per arrivarci. Testamento legittimo di Bon Scott, e primo vero successo internazionale della band, che da lì si imporrà come uno dei nomi principali della scena rock internazionale; nome influente tuttora (anche se con risultati alterni) e dall’eredità innegabilmente notevole.

https://open.spotify.com/album/10v912xgTZbjAtYfyKWJCS
AC/DC – Highwat to Hell / Anno di pubblicazione: 1979 / Genere: Hard Rock

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