Talal Derki: il regista nella short list degli Oscar a cui è stato negato il visto

Talal Derki
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Talal Derki ha avuto un grande anno grazie al suo documentario Of Fathers and Sons, con cui ha vinto il Sundance Grand Jury Prize e gli ha permesso di entrare nella lista finale degli Oscar come miglior documentario.

Talal Derki ha ottenuto diverse nomination agli European Film Awards e agli Independent Spirit Awards vincendo anche il German Documentary Award. Una dimostrazione della qualità espressa dal regista nel suo documentario e che andrebbe riconosciuta totalmente. Eppure per Derki non è uno dei momenti più felici, il governo degli Stati Uniti ha infatti impedito al regista di ottenere il visto per entrare in America e di conseguenza di partecipare alla stagione dei festival nel continente.

Dan Corgan, il produttore esecutivo di Of Fathers and Sons, ha rilasciato in esclusiva per Indiewire una dichiarazione riguardante il mancato visto per il regista. Talal Derki ha già mancato gli Independent Spirit Awards e la cerimonia di Cinema Eye Honors, dove Of Fathers and Sons è nominato in tre categorie tra cui: Outstanding Achievement in Nonfiction Feature Filmmaking e Outstanding Achievement in Direction. Degli eventi fondamentali per un regista che sta lanciando la sua opera e ai quali non gli è permesso partecipare.

Of Fathers and Sons è un documentario che segue Derki, un siriano capace di inserirsi in una famiglia islamista radicale documentando la vita quotidiana. Per far sì che il documentario funzionasse e che Derki potesse acquisire più informazioni possibili, il regista si è finto un sostenitore della cauda jihadista. Questi sforzi e le difficoltà affrontare gli sono valsi il riconoscimento di beniamino del circuito dei premi ed è in lizza per una nomination all’Oscar. Lo stesso Cogan ha voluto parlare degli sforzi di Talal Derki rilasciando ad Indiewire una dichiarazione molto sentita che trovate di seguito.

Ai miei amici e compatrioti della comunità dei documentari – e a tutti i miei amici e compatrioti della comunità dei documentari.Lui è Talal Derki. Negli ultimi anni, sono diventato molto vicino a questo straordinario regista siriano. Ha vinto non uno ma due Gran Premi della Giuria per il miglior documentario al Sundance – il primo è stato per l’indimenticabile RETURN TO HOMS e il più recente – proprio l’anno scorso – per lo stupefacente RETURN TO HOMS. E’ anche una persona di straordinaria profondità, sensibilità e anima. Abbiamo lavorato insieme a OF FATHERS AND SONS e spero che sia solo il primo di molti film che avrò il grande piacere di fare con lui. Talal ha un passaporto siriano e attualmente vive in esilio a Berlino. Doveva essere negli Stati Uniti in questo momento, ma invece è bloccato in Germania perché il visto necessario per entrare negli Stati Uniti, essendo ancora cittadino siriano, non gli è stato concesso. Dovrebbe essere a New York proprio questa sera, dove dovrebbe essere un presentatore al Cinema Eye Honors, e dove è anche un candidato, ma non ci sarà perché è ancora in attesa di ricevere un visto, che gli è stato detto il mese scorso non sarebbe stato un problema. Perché non gli viene concesso il visto? Non lo sappiamo. E’ possibile che l’attuale amministrazione americana stia rallentando i visti per i cittadini del paese siriano, in gran parte musulmani? Capiscono che questo è un regista – un laico siriano di origine curda – che ha rischiato la sua vita per andare sotto copertura e passare due anni con la famiglia di un terrorista per esplorare la vita dei suoi figli e l’impatto dei suoi insegnamenti omicidi sulla loro giovane vita? Si tratta di un uomo incredibilmente coraggioso che ha rischiato di tutto per raccontarci storie dell’altra parte – un artista che dovremmo accogliere e celebrare – che invece è bloccato nell’impossibilità di raccontare al mondo il suo film a causa della paura e dell’odio irrazionale del nostro governo. Talal ha cercato di mostrarci, in modo non giudicante e profondamente umano, come sono realmente le vite di coloro che pensiamo come nostri nemici. Siamo tutti molto peggiori se rimaniamo tutti ignari delle loro realtà. Se avete relazioni o contatti con coloro che potrebbero essere utili per ottenere il visto necessario, vi prego di contattarmi. Vogliamo Talal qui con noi. E come tributo a Talal, spero che guarderai i suoi film. Sono opere cinematografiche sorprendenti.

Dan Corgan

Of Fathers and Sons è un’opera che merita questi riconoscimenti per il suo coraggio. Il regista meriterebbe di riceverli di persona.

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