Black Mirror è tra di noi, diciamo sempre. Ma questa volta le api robot sono realtà. Un drone è stato appena sperimentato a New York per sopperire alla carenza delle api.
Un primo prototipo di drone robot studiato per impollinare le piante come farebbero le api vere è stato appena sperimentato. Come in Black Mirror, a New York, è infatti stato testato un drone di forma ridotta che ha impollinato alcuni ettari di un campo di mele.
La fantasia non può non andare a Black Mirror e al suo Hated in the World o Odio universale nella versione italiana. La serie tecnologico-distopica ha dedicato un lungo episodio (quasi 90 minuti) ad api robot create per sostituire quelle vere, in numero sempre minore per via delle pratiche aggressive dell’agricoltura moderna.
La distopia, però, non sta nel voler sostituire droni ad animali veri, ma alla funzione di controllo che questi esercitano sulla popolazione. Anche nel mondo reale, quindi, si sta pensando ad una cosa del genere. Sicuramente i robot in construzione (come quelli brevettati da Walmart pochi mesi fa) non saranno piccoli ed inquietanti come i droni di Black Mirror però sono comunque di dimensioni ridottissime.
Ad ogni modo la tecnologia che li farebbe funzionare è semplissima, basta attaccare – secondo alcuni ricercatori giapponesi – una striscia di adesivo sotto al drone per ricreare quell’effetto “attacca-stacca” per il polline.
Api Robot: Campagne di sensibilizzazione
Sono molte le associazioni che lottano da anni contro un’estinzione quasi certa delle api a causa di pesticidi usati in agricoltura come i neonicotinoidi. La scomparsa o la drastica riduzione del numero delle api influenzerebbe negativamente almento il 71% delle colture.
La moria della api è spesso additata anche alle monocolture e alle colture industriali che azzerano la biodiversità a scapito degli animali. Questa volta, come pare, Charlie Broker ci è andato molto vicino. L’importante è che non decidano di uccidere nessuno.
