Black Mirror: le api robot sono realtà, Walmart deposita brevetto

Come nella ultima puntata dell terza stagione di Black Mirror (Odio Universale), le api robot sono diventate realtà: Walmart ha infatti depositato il brevetto!

Le api robot sono realtà!
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Black Mirror è alle porte.

Secondo la stampa americana, Walmart avrebbe depositato un brevetto per delle api robot.

Le api robot, definite più propriamente come “droni per l’impollinazione“, avrebbero lo scopo di ridurre i danni derivati dal progressivo calo del numero di questi laboriosi insetti. Queste piccole macchine sarebbero in grado di condurre un’efficace opera di impollinazione, anche grazie ad una micro-camera in grado di visualizzare e riconoscere le piante-target. Oltre a ciò, le api robot sarebbero in grado di valutare l’avvenuta impollinazione attraverso appositi sensori.

Il colosso statunitense della vendita al dettaglio avrebbe depositato diversi brevetti a tema agricolo. La decisione di Walmart di puntare con decisione sull’agricoltura 4.0, sembra essere piuttosto lungimirante. Si stima, infatti, che il mercato dei droni progettati per le coltivazioni dovrebbe superare il miliardo di dollari entro il 2024.

Walmart non è per l’unica realtà ad essersi impegnata nello sviluppo di api robot.

Nel 2016, l’Università di Varsavia ha dichiarato di esser riuscita a mettere appunto un drone impollinatore funzionante.

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Il robot polacco si chiama B-Droid. Come una vera ape, questo piccolo gioiello tecnologico svolazza evitando gli ostacoli, per depositarsi, infine, sulla giusta pianta per impollinarla. B-Droid non funziona tramite comando a distanza, è completamente autonomo.

L’attività dell’ape robot è gestita da un apposito software in grado di analizzare il mondo circostante in tempo reale. Grazie a micro-camere e specifici sensori, il “cervello” del drone è in grado di riprodurre una mappa 3-D dell’area circostante e di individuare tutti gli obiettivi presenti.

L’impollinazione avviene tramite uno specifico tampone impregnato di polline che viene estratto solo a target raggiunto.

Sebbene i test abbiano fornito dati estremamente incoraggianti, il progetto resta ancora in fase sperimentale. Fra i limiti ancora presenti, vi è quello dell’autonomia della batteria, al momento limitata a pochi minuti.

Un progetto simile era stato avviato dall‘università di Harvard. Il drone in questione si chiama RoboBee anche se, le sue fattezze, ricordano più quelle della zanzara. Anche RoboBee possiede micro-camere per acquisire dati dall’ambiente circostante, ma la sua struttura è meno specifica rispetto a quelle di B-Droid.

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Mentre il drone polacco è stato studiato appositamente per l’impollinazione, quello americano serve a diversi scopi come, ad esempio, la ricognizione in zone pericolose.

Questa corsa alle api robot, non può che richiamare alla mente Odio Universale, ultima puntata della terza stagione di Black Mirror. Il mondo distopico dipinto da Charlie Brooker,sembra ormai destinato a collidere con la nostra realtà.

Se volete approfondire le capacità profetiche di Black Mirror, vi consigliamo di recuperarvi il nostro precedente articolo sulle profezie effettivamente avveratesi (QUI). Nel caso in qui voleste approfondire tematiche specifiche, vi rimandiamo vi consigliamo di cliccare anche QUI, QUI e QUI.

Buona lettura!

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