10 film scientifici che vi faranno rimanere a bocca aperta

10 film scientifici per esplorare il mondo della matematica, della fisica e non solo.

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Oxford Murders – Teorema di un delitto di Alex de la Iglesia (2008)

film scientifici

Martin è uno studente in viaggio-studio a Oxford. Il suo sogno è conoscere Arthur Seldom, professore e noto esponente nel campo della logica. Il primo incontro tra i due è alquanto deludente, data l’indole del professor Seldom. Quando però Martin e Arthur ritrovano un cadavere di una vecchia signora insieme, si ritrovano coinvolti per risolvere questo omicidio. Omicidio che non sembra un caso isolato, ma sembra solo il primo di una lunga serie. Ed è infatti così, diversi omicidi tutti riconducibili a simboli matematici. Arthur comincia così ad illuminare il ragazzo su questa scienza, per trovare l’assassino insieme. Nel film si fanno diversi riferimenti matematici: dal principio di indeterminazione di Heisenberg, alla serie di Fibonacci, oppure al teorema di Taniyama-Shimura. Ennesimo thriller ben scritto e ben girato, ma praticamente ignorato. Nel cast troviamo: Elijah Wood (Martin), John Hurt (Arthur Seldom), Leonor Watling. Oxford Murders si è aggiudicato ben 3 Premi Goya nel 2009. La pellicola si presta perfettamente alla nostra definizione di film scientifici.

‘La verità non è matematica, è assurda e spiacevole.’

Primer di Shane Carruth (2004)

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Vincitore del premio della Gran Giuria del Sundance Film Festival del 2004, Primer è un film indipendente scritto, prodotto, diretto e interpretato da Shane Carruth. La storia comincia con due ingegneri: Aaron (Shane Carruth) e Abe (David Sullivan) dipendenti di una ditta di informatica, che realizzano un dispositivo che si rivelerà essere una macchina del tempo. Un film che tratta gli universi paralleli ed il paradosso che essi creano in maniera precisa ed accurata. Talmente accurata che per comprendere a pieno alcune dinamiche va rivisto più volte. Il titolo della pellicola richiama ad un termine legato alla biologia molecolare: il primer (o innesco in italiano). Carruth oltre a questo esplosivo esordio, ci regalerà anche il controverso Upstream Color, uscito nel 2013. (ve ne avevo parlato in un articolo sui film passati inosservati, se siete curiosi, cliccate qui). L’ennesima dimostrazione che non sono così necessarie somme eccessive di denaro per girare film, ma ben altro: le idee.

‘Ecco cosa succederà: vado a leggere questo, tu ascolterai e rimarrai sulla linea. Non interromperai e non ne parlerai per nessuna ragione.’

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