“Nessuno può sentirti urlare nello spazio”
Alien, capolavoro indiscusso di Ridley Scott, opera che ha consacrato e reso famoso l’Horror Sci-Fi come genere. Una pellicola che è diventata storia, capostipite del leggendario franchise che tutt’ora continua nella produzione di film, (come il recente Alien Covenant, cliccate qui per la recensione), libri, fumetti e videogiochi.
Anno 2122, la Nostromo, una nave da trasporto riceve una trasmissione da un pianeta disabitato, l’equipaggio recatosi sul pianeta scopre l’esistenza di un’antica nave aliena. Una volta all’interno, uno dei membri dell’equipaggio scopre una distesa di strane uova nella stiva, da una di esse improvvisamente schizza fuori un parassita che si attacca al volto dello sciagurato esploratore . I compagni lo soccorrono e lo riportano alla Nostromo, segnando così la propria fine. Il parassita infatti ha impiantato dentro la sua vittima un embrione che si sviluppa rapidamente. Una volta sviluppato fuoriesce, uccidendo il corpo che lo ospita. Inizia così una disperata caccia all’alieno a bordo della Nostromo, ma l’alieno muta forma e diventa sempre più grande ed aggressivo, ed è in effetti l’alieno ad eliminare, uno alla volta, tutti i membri dell’equipaggio. L’alieno diventa il simbolo di tutte le umane paure, un predatore perfetto, senza alcuna pietà. L’alieno o xenomorfo nome che gli viene affibbiato dall’equipaggio è privo di occhi, considerati lo specchio dell’anima, rendendo la creatura ancora più spaventosa e temibile; la macchina di morte per eccellenza.
Una pellicola sublime che con le sue ambientazioni claustrofobiche, le sue riprese, il suo alieno (realizzato dal grande aritista di effetti speciali e illustrazioni Hans R. Giger) riesce a trasmettere perfettamente allo spettatore un’ansia e un’angoscia crescente.
