Manchester By The Sea – Recensione in anteprima

Condividi l'articolo

Il prossimo mese, precisamente il sedici febbraio, uscirà nelle sale italiane l’ultima fatica di Kenneth Lonergan: Manchester By The Sea.

La pellicola è stata presentata in anteprima al Sundance Film Festival e alla Festa del cinema di Roma, accaparandosi un ottimo consenso da parte della critica e sei nomination agli Oscar. Protagonista della vicenda è Lee Chander, interpretato da Casey Affleck, un uomo distrutto dal senso di colpa, depresso e che conduce una vita piuttosto monotona. Dopo l’improvvisa morte del fratello, si ritroverà a dover accudire il nipote di sedici anni, facendo emergere ricordi mai dimenticati e mettendo in mostra la debolezza dell’uomo, incapace di ricominciare da zero.

Una cosa è certa: Manchester By The Sea non ha paura di prendersi i suoi tempi. La prima parte, forse la più intensa, è sicuramente quella più difficile da seguire. Determinata da un ritmo lento e con un montaggio inizialmente disorientante, decide di concentrarsi principalmente sull’atmosfera. Triste, fredda, essenziale per capire al meglio lo stato d’animo in cui vivono i personaggi.  Uno stato d’animo in cui comunque non mancano le battute, dove si cerca di sdrammattizzare attraverso le parole e le varie scene che si susseguiranno durante il corso del film. Tra le tante parole, c’è da sottolineare anche l’ottima prova registica di Kenneth Lonergan, regista dall’impostazione molto teatrale, che in un paio di scene, senza ombra di dubbio le più significative, dimostra tutto il suo talento.

LEGGI ANCHE:  Control: la paranormale recensione

manchester by the sea trailer cover

Ma una scena significativa, non si può definire tale, senza una colonna sonora efficace. Qui Lonergan opta per dei brani classici, eleganti, come per esempio la bellissima scena con in sottofondo l’Adagio di Albinoni. Tutte funzionali e al servizio dei personaggi. Sebbene le interpretazioni di Casey Affleck e Lucas Hedges, entrambi in lizza per la statuetta, risultano ottime e convincono lo spettatore, purtroppo non possiamo dire lo stesso di Michelle Williams. Per quei pochi minuti che le vengono concessi non dimostra nulla di eccezionale, recitando in maniera convenzionale e lasciando allo spettatore il dubbio della sua candidatura.

Se pensate che Manchester By The Sea sia un film leggero vi sbagliate di grosso. Ha bisogno di tempo per essere assimilato e molto probabilmente a fine visione non saprete dare un giudizio vero e proprio. Parlare di possibilità alla notte degli Oscar è ancora troppo presto, ma una visione sicuramente la merita e chissà magari riuscirete persino ad amarlo. In fondo basta solo un po’ di pazienza.

LEGGI ANCHE:  Animali fantastici - I crimini di Grindelwald, il precursore ragionato di Voldemort