Baby Reindeer: le e-mail nella serie sono tutte autentiche

Baby Reindeer
Condividi l'articolo

Le e-mail che vediamo in Baby Reindeer sono quelle originali della stalker che ha perseguitato Richard Gadd

Come se la storia di Baby Reindeer non fosse già abbastanza inquietante di per suo, Richard Gadd ha pensato bene di fornirci una dose di realismo oltre misura, facendoci scontrare con la terribile esperienza che ha vissuto. Come? Per esempio così: mostrandoci le e-mail originali ricevute dalla stalker senza nome, che nella serie è Martha.

La stalker ha perseguitato Gadd per sei anni prima di un intervento decisivo delle autorità. Nella serie compaiono alcune tra qualcosa come 41mila e-mail inviate dalla donna, con messaggi come: “I need a ncie boy totake care of me, he who looks likea baby reindeer [sic]” o “u not ben in pub for a whil e reindeer?? whats going on [sic]”.

I messaggi sono sgrammaticati, appaiono cioè scritti in fretta (“ncie” invece di “nice”) e recando anche l’espressione che dà il titolo alla serie, il nomignolo Baby Reindeer. Un’altra mail recita: “baby reindeer if u didnt want me comin to ur house then why u keep wakling the canal home? [sic]”.

LEGGI ANCHE:  Baby Reindeer: la vera storia dietro la serie Netflix

Per chi non mastica l’inglese, in questi messaggi la donna chiede a Gadd perché non si sia più presentato al pub dove si sono incontrati, dice che ha bisogno di qualcuno che si prenda totalmente cura di lei e che sembri una “piccola renna”, e dice: se non voleva che lei venisse a casa sua, perché continua a fare la stessa strada? Questi sono solo esempi del comportamento tossico e psicotico che la serie espone.

Fonte: UNILAD

Continuate a seguirci su LaScimmiaPensa e sul nostro canale WhatsApp