5 film (+1) da vedere se avete amato Suspiria [LISTA]

Avete amato Suspiria? Ecco dunque 5 film da vedere assolutamente che sicuramente apprezzerete

Suspiria, Dario Argento
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A cura di Elia Vitarelli

Suspiria, il capolavoro del 1977 firmato da Dario Argento, torna nelle sale dal 12 febbraio. Per l’occasione, abbiamo stilato una lista di 5 film (+1) da recuperare se avete amato l’opera del maestro dell’orrore italiano.

Climax, Gaspar Noé, 2018

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Gaspar Noé non ha mai nascosto il suo amore per Dario Argento, arrivando persino a includerlo come attore principale nella sua ultima opera “Vortex”. In Climax, il regista decide di adottare le atmosfere di Suspiria sfruttando l’uso di una fotografia costruita su colori accesi e una messa in scena claustrofobica, ricalcando alcuni degli stilemi più  importanti del film di Argento. Non è un caso, infatti, che quest’ultimo venga citato apertamente (insieme a molti altri, incluso Possession) nella scena iniziale, tra le VHS che circondano il televisore in cui vengono presentati i vari personaggi.

Un’altra importante similitudine è, ovviamente, il tema della danza, elemento fondante delle trame di entrambe le pellicole.

The Neon Demon, Nicolas Winding Refn, 2016

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Come nel caso di Climax, il principale anello di congiunzione tra il film di Refn e il capolavoro di Dario Argento è proprio l’aspetto cromatico della fotografia. The Neon Demon sembra infatti attingere i propri colori dalla stessa tavolozza usata da Luciano Tovoli nel 1977, dipingendo gli spazi interni con toni accesi e forti contrasti. Così come in Suspiria, anche in The Neon Demon assistiamo al viaggio doloroso di una protagonista innocente  immersa in un ambiente ostile e competitivo, in cui il male sembra essere costantemente in agguato e pronto a manifestarsi nella sua forma più spietata.

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Possession, Andrzej Żuławski, 1981

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Ogni amante dell’Horror, è destinato a incappare prima o poi nella particolare quanto meravigliosa opera del regista Polacco. Per quanto si discosti visivamente dalla pellicola di Argento, Possession condivide in realtà con Suspiria lo stesso stile di tensione psicologica mirata a trasmettere allo spettatore un senso di claustrofobia e di ansia , basato su un approccio surreale e alienante.

La costruzione del terrore, in entrambi i casi, è  dunque caratterizzata da un ritmo crescente e disorientante che trova la sua realizzazione ultima nei rispettivi finali, intinti di atmosfere disturbanti e elementi di body horror.

Carrie, Brian De Palma, 1976

Carrie

Uscito nell’anno precedente al film di Argento, Carrie di Brian De Palma rappresenta un’altra pietra miliare del genere Horror, una perla che ha segnato la storia degli anni ’70 e la carriera del regista americano.

I due film hanno in comune, oltre all’atmosfera tipica della loro epoca, l’uso di un cast prevalentemente femminile e la tematica del paranormale al centro della storia. Il percorso delle protagoniste assume però  direzioni differenti: se in Suspiria il fine ultimo è la distruzione della figura della strega, in Carrie si raggiunge la catarsi tramite l’incarnazione di quest’ultima da parte della protagonista, rappresentata nella meravigliosa e violenta sequenza del ballo.

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Entrambi i personaggi, escono da una scuola distrutta , divorata da un incendio. Ma, diversamente da Susie che fugge terrorizzata verso la salvezza, Carrie cammina decisa e sicura tra le fiamme, consapevole della sua nuova identità e del suo vero potere.

Biancaneve e i 7 nani, 1937

Biancaneve

Per quanto assurdo possa sembrare, c’è un filo diretto che collega il primo classico Disney al film di Dario Argento. Per ammissione dello stesso regista, molti degli elementi di Biancaneve sono stati una fonte di ispirazione per la messa in scena di Suspiria. Confrontando i due film è  infatti possibile notare alcune importanti similitudini visive che accomunano le opere.

Gli occhi bianchi che si manifestano nel buio, la figura della strega nera o il pavone presente sia nella stanza del trono della regina Grimilde che nella stanza segreta di Helena Markos, sono solo alcuni dei punti di congiunzione tra le due pellicole. Oltre alla composizione cromatica, è inoltre evidente l’influenza che il film d’animazione del 1937 ha avuto per ciò  che riguarda i movimenti di scena di Jessica Harper, del tutto riconducibili alle movenze della principessa Disney.

BONUS: Inferno, Dario Argento, 1980

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Secondo capitolo della trilogia delle Tre Madri, Inferno è il perfetto seguito del suo predecessore. Anche qua, come in Suspiria, troviamo lo studio del colore e l’amore per un’ambientazione gotica e opprimente nella quale i personaggi sono totalmente immersi e che conferisce loro un’aurea surreale e estraniante.

Un film imperdibile che sottolinea, ancora una volta, la maestria di uno dei più  grandi registi del nostro paese.

Qual è il vostro preferito?

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