Julia Roberts: “Ecco perchè non giro scene di nudo”

Parlando con Richard Curtis per British Vogue, Julia Roberts ha spiegato perchè non hai mai fatto e mai farà scene di nudo

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Julia Roberts è una delle attrici più famose e amate al mondo. Oggi 56enne, nel corso degli anni ha costruito una solida carriera ad Hollywood lavorando in film celeberrimi come Erin Brockovich – Forte come la verità o Notting Hill. Tuttavia fu sicuramente Pretty Woman, film del 1990 nel quale ha lavorato accanto a Richard Gere che l’ha davvero aiutata a metterla sotto i riflettori e nel quale interpretò una prostituta.

La pellicola presenta alcune scene piccanti, inclusa una in cui la Roberts si trova una vasca da bagno, ma né in quel film né in nessun altro da allora l’attrice è effettivamente apparsa nudo davanti alla telecamera. La star di Hollywood ha spiegato questa decisione in un’intervista con lo sceneggiatore Richard Curtis per British Vogue, dove le è stato chiesto se sentiva di avere una “responsabilità verso le altre donne” visto la sua posizione nel mondo del cinema. In risposta, Julia Roberts ha detto:

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Penso che sarebbe più pertinente che le cose che scelgo di non fare siano rappresentative di me

L’attrice indicato la sua “carriera di classe G” dicendo:

Non per criticare le scelte degli altri, ma per me non togliermi i vestiti in un film o essere vulnerabile dal punto di vista fisico è una scelta che faccio per me stessa. Scelgo di non fare qualcosa invece di scegliere di fare qualcosa.

La Roberts ha continuato indicando che la sua decisione potrebbe essere derivata da una parte più ampia della sua personalità, mentre discuteva del suo albero genealogico scoperto con il dottor Henry Gates dello show Finding Your Roots .

Alla fine ti dicono di chi sei cugino grazie al DNA  – ha detto Julia Roberts. Riesci a indovinare con chi sono cugina? Chissà quale persona orribile sceglieresti solo per mettermi in imbarazzo in questa intervista, ma sono cugina di Gloria Steinem.

La Steinem è stata una giornalista e attivista ampiamente conosciuta come leader del femminismo della seconda ondata negli Stati Uniti, tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70.

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