Ben is Back: la recensione del nuovo film con Julia Roberts

Ben is Back
Condividi l'articolo

Tra le novità in sala dal 20 Dicembre, perfetto esemplare per la cine-list dei Film di Natale 2018, troverete anche Ben is Back: il nuovo film drammatico con Julia Roberts, ancora una volta impegnata nel ruolo di “madre coraggio”.

La galleria delle grandi interpretazioni di Julia Roberts, categoria Drama, si arricchisce così di una nuova madre inarrestabile, ostinata e senza paura, per quanto la missione sia disperata: salvare suo figlio Ben (Lucas Hedges) da una gravissima forma di dipendenza dalle droghe pesanti.

Ben is Back si apre così su un ritorno del tutto inaspettato: il ragazzo, infatti, ha lasciato di sua iniziativa la comunità e un difficile percorso di riabilitazione, per trascorrere il giorno di Natale con la sua famiglia.

Ben is Back

La prima parte di Ben is Back diventa così una convincente anti-fiaba natalizia, dove la speranza ha ampiamente ceduto il passo al realismo. E la realtà è che il ragazzo, come chiunque sia schiavo di una dipendenza, è un bugiardo patologico, che ha già causato una lunga serie di danni irreparabili. Ci sono stati altri giorni di Natale, nei quali Ben aveva già promesso di comportarsi con assoluta sobrietà. Al contrario, il suo recente passato è fatto di ricadute su ricadute, legate a colpe sempre più gravi. Perché il ragazzo possa trascorrere un giorno di assoluta normalità, il peso è affidato interamente suoi cari, una persona su tutte: sua madre.

LEGGI ANCHE:  Cinema e concerti, ecco le regole per la riapertura nella Fase 2

Naturalmente, il personaggio di Julia Roberts in Ben is Back è pronto a farsi carico della più insostenibile tra le responsabilità: conoscere davvero suo figlio, essere al suo fianco 24 ore su 24, entrare a contatto diretto con i recessi più oscuri della sua esistenza.

Ben is Back

Per il regista, sceneggiatore e produttore Peter Edges, Ben is Back è un film dalla direzione precisa: rappresentare la lotta alla dipendenza con un alto senso di compassione, sostenuta dalla volontà di non arrendersi.

Peter Hedges (già autore della sceneggiatura di Buon compleanno Mr. Grape e dell’adattamento di About a Boy di Nick Horby) sceglie una regia decisamente interessante, memore del decalogo dell’avanguardia Dogme 95, dei primi film di Lars Von Trier e Thomas Vintemberg, su tutti: Festen.

Utilizzo prevalente di steady-cam, camera a spalla e illuminazione naturale, sono gli elementi che garantiscono a Ben is Back una forte presa emotiva sullo spettatore.

Anche nel caso di Ben is Back la presenza costante della steady-cam, sempre a distanza ravvicinata dagli attori è l’ingrediente segreto: la formula magica di un linguaggio audiovisivo che sa trasformare un comune film drammatico in una vera esperienza fisica.

LEGGI ANCHE:  Mad Max, Tom Hardy conferma altri sequel per il franchise

C’è solo un piccolo dettaglio: la speranza tende a disertare i film di Vinteberg, Von Trier e chiunque abbia scelto la via più impervia per arrivare alle viscere dello spettatore.

Le sensazioni in gioco con Ben is Back sono di tutt’altra natura. Intense, ma mai disturbanti. Il risultato è un buon dramma familiare, protagonista una Julia Roberts sempre perfetta, impeccabile, così come il resto del cast, tra cui Lucas Hedges (Lady Bird, Boy Erased), Kathryn Newton (Big Little Lies, Piccole donne) e Courtney B. Vance (American Crime Story, L’isola dei cani).

Leggi anche: Top 5 dei Film sul Disagio Adolescenziale.