Carlo Verdone aggredito in stazione a Milano

Ospite di A Cena da Maria Latella, Carlo Verdone ha raccontato uno spiacevole aneddoto avvenuto alla stazione di Milano

carlo verdone, benedetta follia
Carlo Verdone in un frame di Benedetta Follia
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Disavventura per Carlo Verdone. Il grande attore romano, ospite del programma A cena da Maria Latella, ha infatti raccontato l’aggressione subita alla stazione di Milano.

Alla stazione di Milano mi sono messo paura, più che a Roma, che è tutto dire! – ha esordito Carlo Verdone. C’erano due che si stavano massacrando a bottigliate con le ferite addosso intorno alle 8 di sera, ma poi c’era uno che improvvisamente, biascicando delle parole che non so nemmeno io, si è presentato con il collo di una bottiglia e mi urlava cose in una lingua che non capivo. Ho dovuto correre per le scale e andare velocemente al treno perché questo era mezzo ubriaco e mi correva dietro. Non lo so che sta succedendo, è molto difficile. Ogni città ha i problemi suoi

Carlo Verdone è recentemente tornato in TV con la seconda stagione di Vita da Carlo. Lo scorso settembre, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto, ha dato il suo parare sulla situazione del cinema italiano.

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Con il cinema italiano stiamo sempre là, io guardo il Cinetel e ci sono in cima sempre Barbie e Oppenheimer – aveva detto Carlo Verdone. C’è qualche film italiano che tenta qualcosa in più ma è difficile. Interroghiamoci su questo senza farci troppe masturbazioni, perché non si prendano attori italiani per interpretare nostre icone. Sono polemiche che lasciano il tempo che trovano. Ha risposto bene Sofia Coppola è il regista l’autore che sceglie.

Hanno chiuso troppe sale. Dobbiamo riflettere su cosa manca al nostro cinema, se il pubblico vuole altri attori, più novità, che si azzardi di più. I risultati mi impensieriscono, Io mi auguro che si riprenda, ma probabilmente si deve cambiare qualcosa nella scrittura. Sono certamente dispiaciuto perché io sono nato col cinema. mi manca tantissimo.

Abbiamo tanti bravi attori, ma non si riesce a invogliare il pubblico, sembra che ormai la sua fruizione per il cinema italiano sia quella di casa su un piccolo schermo e spesso nemmeno quella. I risultati di Barbie, sono un successo per cinema in generale e gli esercenti ma non per il cinema italiano. Comunque è un film con un’idea dentro. Io come sono entrato sono uscito. Poi mi hanno subito redarguito dicendo: “Guarda che è un film molto moderno”. E io mica li critico, si vede che è sfuggito qualcosa a me. Per Aurelio De Laurentiis, negli ultimi anni i film italiani sono molto brutti, mal scritti. Durante i David ho sentito delle affermazioni così vecchi e stantie, come che non bisogna pensare al pubblico quando si fa un film. Per me Il pubblico, è sempre il mio driver, l’ho sempre trattato con grande rispetto.

Che ne pensate?

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