Khaby Lame, parla il nuovo giudice di Italia’s Got Talent

Parlando con Il Corriere della Sera, Khaby Lame ha raccontatola sua nuova esperienza come giudice di Italia's Got Talent

khaby lame
Credits: YouTube /Khaby Lame BEST TikTok Compilation (Part 2) - TikTok Stars
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Khaby Lame, uno degli influencer più seguiti al mondo, è divenuto uno dei giudici dell’edizione italiana di Italia’s Got Talent insieme a Mara Maionchi, Frank Matano e Elettra Lamborghini. Intervistato da Il Corriere della sera, il giovane di Chivasso ha parlato delle difficoltà di questa nuova avventura, specie perchè dovrà per la prima volta parlare davanti a una telecamera.

Non è stata una decisione facile da prendere, perché io non parlo mai nei miei video, io comunico attraverso i gesti e le espressioni, mentre in questo caso sono stato costretto a “parlare”. La sfida più grande è proprio questa: riuscire a creare la stessa empatia nel mio pubblico tra il Khaby che tutti conoscono e il Khaby che comunica attraverso la “parola”.

Oltre alla difficoltà per me di dare giudizi negativi. Spero di non aver ferito nessuno. Non sarebbe da me. Fare una trasmissione in diretta deve essere tosto, so che non tutti sono in grado di farlo. Credo serva tanta esperienza di registrato per essere poi impeccabili nel live. Sicuramente sapere che veniva tutto montato mi rendeva più sereno

Andando avanti con l’intervista, Khaby Lame ha parlato della differenza tra mondo dei social e mondo della televisione.

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Se vuoi crescere devi anche metterti in gioco. Non ho paura delle critiche, servono per migliorare e maturare; e visto che sogno di fare l’attore, ogni esperienza sullo schermo sarà una lezione e un esame da superare. I social sono un mondo a sé, come lo è il mondo dello spettacolo o della musica. Per me è un lavoro vero, prendo seriamente ogni impegno e ogni contenuto che produco. Passo tantissimo tempo a fare ricerche, studiare progetti nei minimi dettagli, ci metto tanta creatività. Ovviamente non tutti hanno talento. Come in ogni attività chi vale davvero cresce e si afferma; e ha l’opportunità di iniziare una vera e propria carriera artistica che non vuol dire più solo “mondo social”

Lame ha poi parlato de mondo in cui gestisce gli hater.

Gli hater sono i miei follower migliori. Sono sempre attenti, non si perdono un video, si fanno sentire subito… Quindi voglio bene pure a loro. Nessuno può piacere a tutti e io non sono un’eccezione

Khaby Lame ha infine ricordato i giorni difficili del suo arrivo in Italia dal Senegal.

Non è stato per nulla facile, siamo una famiglia numerosa ma mio padre ha sempre lottato per tutti noi figli cercando di non farci mai mancare il pane ma come potete immaginare — perché lo vedete tutti i giorni — è stata davvero dura. Ricordo tanto, tanto lavoro e tanto, tanto sudore. Ma non mi sono mai abbattuto, non ho mai perso la speranza. Riuscivo a sorridere ed essere felice con poco. So cosa significa lavorare molto, so cosa vuol dire fare sacrifici e credo che mi rimarranno per sempre questi ricordi, sono stati una lezione di vita

Ho preso il mio licenziamento con filosofia. Facevo già i video mentre lavoravo, ma avevo pochissimo tempo per farlo. Quindi rimanere a casa senza lavoro mi ha permesso di dedicarmi a quello che mi piaceva fare. Ho sempre avuto mille idee ma mai tempo e mezzi. Lo scopo dei miei video era creare energie positive, far sorridere. Durante la pandemia, mentre il mondo era in ginocchio, era ancora più che necessario. Serviva un po’ di leggerezza, di semplicità, e credo di aver trovato la chiave giusta. Con i primi soldi ho comprato una casa per la mia famiglia.

Che ne pensate di queste parole di Khaby Lame?

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