Khaby Lame è uno dei fenomeni social più popolari al mondo. Re indiscusso di TikTok con i suoi quasi 150 milioni di followers, negli ultimi 2 anni, da quando ha iniziato a fare video durante la prima quarantena dopo aver perso il lavoro, è divenuto un autentico fenomeno di massa. Recentemente ha rilasciato una lunga intervista a Il Corriere della Sera dove si è raccontato.
Sono un musulmano che non beve e non fuma, che sa i versetti del Corano (imparati in Senegal) e prega cinque volte al giorno. Aiuto chi posso, anche sui social. Ma mi fa strano quando mi contattano i compagni di classe che non mi hanno mai calcolato. Quando andavo a scuola stavo sempre sulle mie perché non ero visto bene dai genitori, ero quello delle case popolari, un possibile delinquente. Ricordo che gli adulti dicevano proprio non giocate con lui
Khaby Lame ha poi raccontato il suo inizio daTikToker e di come sia stato difficile il periodo dopo aver perso il lavoro.
Non sapevo come dirlo ai miei genitori, il mio stipendio era fondamentale. Ma non mi sono buttato giù e mi sono dedicato a quello che non avevo mai potuto fare: creare. Sono stato sei mesi chiuso in casa a fare video.
Proseguendo ha spiegato quanto sia “davvero difficile gestire la responsabilità di questa fama e che questa popolarità lo abbia costretto aad assumere addetti alla sicurezza
Non esco quasi mai e se esco ho la sicurezza. Ma io sono sempre lo stesso. Ho fatto molti lavori, non avrei problemi a tornare ad aiutare in fabbrica. Il suo sogno è diventare attore come Eddie Murphie o Will Smith e vincere un Oscar.
Che ne pensate di queste dichiarazioni? Seguite i vuoi video sui social? Fateci sapere la vostra, come al solito, nei commenti.
