Famicom, 40 anni della console che ha cambiato la storia dei videogame

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Con i giochi pubblicati per NES (sempre Famicom in Giappone) vengono lanciati alcuni dei più duraturi franchise, nascono interi generi e sottogeneri (si pensi ai metroidvania) e si spingono più in là i confini delle possibilità grafiche e di gameplay di avventure 2D platform side-scrolling, giochi di simulazione sportiva, titoli fantasy-horror (il primo Castlevania esce su NES nel 1987) e tanto altro ancora.

Nel 1990 tutto cambia ancora quando una versione migliorata e ancora più potente della console, a 16-bit, ribadisce la supremazia Nintendo sul mercato: il Super Famicom, che diventa all’estero il Super Nintendo Entertainment System (SNES). La console spopola con titoli avveniristici come Super Mario World (1990), F-Zero (1990), The Legend of Zelda: A Link to the Past (1991) e meglio ancora col passare degli anni.

Le performance del NES divengono presto antiquate e con l’incedere degli anni ’90 non si dimostrano più in grado di tenere testa alle nuove console. Nel 1995 la storia del Famicom arriva alla fine, mentre il mercato sta per essere rivoluzionato da molte altre uscite e le ingenue grafiche anni ’80 a 8-bit ormai non soddisfano più.

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Ma la grande influenza di questa console rimane, in primis in quanto risolutrice della crisi del mercato e sinonimo di una linea di produzione di qualità che sussiste tutt’oggi. Con il NES la casa giapponese s’impone, cambia la storia del videogiochi e la indirizza in una direzione tutta nuova, casalinga, innovativa, sperimentale e importata all’arte.

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