The Witcher 3: 10 cose stupende eliminate dal gioco all’ultimo momento

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Nuovi mostri, missioni divertenti e un’intera storyline sono tutti elementi rimossi da The Witcher 3 in fase di sviluppo, e che francamente avrebbero reso il gioco molto più interessante. Ecco cosa ci siamo persi.

The Witcher 3 è un gioco straordinario: ampio, sfaccettato, dettagliato e avventuroso. Nelle missioni con Geralt può capitare di fare di tutto, dal combattere mostri terribili e inquietanti a dover letteralmente aiutare un’anziana donna a recuperare la sua preziosa padella. E così via. Ma che direste sapendo che diverse altre possibilità sono state rimosse dal gioco all’ultimo momento? Alcune sono solo piccoli divertissement, distrazioni simili a molte altre che nell’esplorazione degli ambienti di gioco poi effettivamente si ritrovano.

Ma altre, leggete un po’ qui, sono decisamente da rimpiangere visto che includono un’intera storyline cancellata tutta di colpo. E attenzione, per chi non conosce bene la storia, non ha giocato a tutti i giochi e non ha letto i romanzi originali della saga, si potrebbero naturalmente trovare degli SPOILER. Ecco, da quel che è emerso da indiscrezioni sul web trapelate dai fan polacchi, cosa ci siamo persi! Nel frattempo continuate sempre a seguirci su LaScimmiaGioca.

1. La falsa Ciri

Chi ha letto i romanzi sa che c’è in giro una falsa Ciri, una sosia della ragazza che vive la vita dell’imperatrice di Nilfgaard come consorte di Emhyr var Emreis, prendendo di fatto il suo posto e consentedole di girare libera senza che nessuno sospetti della sua assenza. A quanto pare questa finta Ciri sarebbe dovuta comparire nelle isole Skellige, probabilmente per rendere la ricerca di Geralt più difficile. Ma la sua apparizione è stata tagliata in toto, forse per dare più importanza al dilemma sul destino della vera Ciri.

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2. Geralt cuoco per Yen

Nei momenti di tensione a Kaer Morhen in cui Yennifer lavora per sollevare la maledizione che ha colpito Uma, la ragazza chiede a Geralt quasi per scherzo di preparale una omelette. Ebbene, inizialmente questa era una vera e propria missione: immaginiamoci lo strigo tra i fornelli, con un cappello da cuoco, che spadella uova magari bruciando il tutto e guadagna punti esperienza se il piatto riesce bene. Alla fine, purtroppo, l’excursus culinario dev’essere stato ritenuto troppo “ridicolo”.

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3. Maghi-Ratti

Ossia: non maghi che si trasformano in topi, ma fantasmi di incantatori in grado di evocare topastri e di sputare farfalle, a quanto pare. Possiamo immaginarci che queste figure dovevano inzialmente comparire in qualche contesto semi-comico, come il cavaliere DonChisciottesco che sfida Geralt per l’onore della sua dama, o come lo stregone studioso di formaggi. Poco importa, perché questi personaggi sono stati eliminati di sana pianta.

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4. Bambini che insultano Geralt

Sappiamo che nel gioco i bambini sono spesso oltremodo onesti e sfacciati, anche se raramente in modo “cattivo”. Ma inizialmente a White Orchard ci doveva essere un manipolo di giovinastri che iniziava ad insultare Geralt davvero pesantemente, dandogli del “freak” e portando persino lo strigo infine a confrontarsi con loro in una discussione. Tutto però finiva bene: alla fine i bambini restavano incantati dalla balestra del Witcher, chiedendogli di far loro vedere dei tiri a effetto e lasciando cadere tutta la questione.

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5. Geralt, l’uomo che sussurrava ai gatti

In una side-quest tagliata, The Thing in the Attic, il nostro strigo si trovava a seguire le indicazioni lasciate da un mago ubriaco in una taverna, per ritrovarsi “in una delle più potenti intersezioni magiche di tutta Temeria”. Che fare quindi, se non radunare una gran quantità di gatti per garantirsi un sicuro passaggio in questo luogo magico? Perché i gatti, si sa, sono potenti veicolatori di magia; giusto? E come avrebbe dovuto fare Geralt per radunarli? Dove li avrebbe trovati? Li avrebbe chiamati facendo ps-ps-ps? Non lo sapremo mai.

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6. La Strega dell’Acqua tradita

Un’altra succosa side-quest purtroppo tagliata aveva luogo sempre a White Orchard e si chiamava Whispers Under The Bridge. I sussurri in questione venivano da una Water Hag, nemico ben noto a chi conosce il gioco. Solo che questa parlava e, per di più, chiedeva a Geralt di portargli il marito che l’aveva tradita in vita. Rifiutandosi, Geralt la combatteva e la uccideva. Ma accettando, condannava il vedovo traditore ad una fine tremenda. Al di là di tutto, dialogare con un nemico del genere sarebbe stato indubbiamente intrigante.

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7. Gli Uomini Impiccati

Inizialmente gli Hanged Men dovevano essere veri e propri mostri: cadaveri impiccati che prendevano vita e aggredivano Geralt con il medesimo cappio che avevano attorno al collo. Nel gioco possiamo vedere parecchie persone morte in questo modo (c’è anche una location che da loro prende il nome, quella qui sotto), e quindi possiamo desumere che inizialmente avessero un ruolo notevole. Di loro è rimasto solo l’Hanged-Man Venom Oil, che Geralt può mettere sulla spada per combattere più efficacemente gli avversari umani.

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8. La Bruxa

La Bruxa è un vampiro dai tratti femminili apparentemente seducente ma in realtà orribile e letale. Un combattimento con una di esse compariva in un trailer di lancio del gioco dal titolo A Night to Remember, e per questo molti fan sono rimasti scornati quando poi nessuna Bruxa è apparsa nella versione oiginale di The Witcher 3. Per fortuna in questo caso CD Projekt Red ha rimediato ampiamente nel DLC Blood and Wine, facendo apparire la stessa Bruxa del trailer per la gioia degli appassionati.

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9. Il Mula

Controparte maschile della Bruxa e derivante dalla tradizione rumena, il Mula doveva essere un vampiro montano in grado di muoversi anche durante il giorno e perciò estremamente pericoloso. Alla fine questa variante non è stata inserita né nel gioco originale né in Blood and Wine. Per quanto le campagne di Toussaint non ci facciano di certo mancare incontri con questi esseri repellenti, certo, una variazione come questa sarebbe stata un benvenuto diversivo dall’ennesimo scontro con un annegatore.

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10. La storyline della piaga Catriona

A Velen potete imbattervi in una specie di cava chiamata Pozzo del Diavolo (Devil’s Pit), un campo di banditi nel quale noterete però un paio di accessi a una caverna sigillati. Inizialmente questi passaggi e l’intera area erano parte di una quest ben più ampia, che riguardava la lore relativa alla cosiddetta piaga Catriona, dal nome della nave di Nilfgaard che l’ha portata nei Regni del Nord. Il morbo viene menzionato a più riprese nel gioco, ma l’argomento rimane sempre sullo sfondo tranne quando viene trattato con Keira Metz.

Ebbene, nella missione in questione Geralt doveva unirsi a Vernon Roche (qui sotto), a Iorweth e a Ves per cercare una cura. E il Pozzo del Diavolo doveva accogliere malati e contagiati, con un’intera sezione nascosta dedicata pare ad un culto segreto nella caverna ora inaccessibile. Il tutto si fa più interessante leggendo la storia: pare infatti che la malattia sia la vera e propria peste bubbonica del nostro medioevo, trasportata per sbaglio da Ciri forse durante un viaggio tra gli universi a Genova durante l’epidemia del 1348!

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Fonte: GameRant