Alan Moore è uno dei più grandi fumettisti della storia. Tuttavia è lontano dal suo lavoro da ormai diverso tempo e nelle ultime ore è arrivata la conferma definitiva: si ritira. L’autore ha infatti parlato col Guardian spiegando i motivi che l’hanno portato a prendere questa decisione.
Ho decisamente finito con i fumetti – dice Alan Moore. Non ne scrivo più da circa cinque anni. Amerò e adorerò sempre il medium dei fumetti, ma l’industria dei fumetti e tutte le cose ad essa collegate sono diventate insopportabili. Centinaia di migliaia di adulti si mettono in fila per vedere personaggi e situazioni che erano stati creati per intrattenere i ragazzi di 12 anni di 50 anni fa. Non pensavo davvero che i supereroi fossero roba da adulti.Â
Penso che questo sia stato un malinteso nato da quello che è successo negli anni ’80, di cui devo darmi una parte considerevole della colpa, anche se non era intenzionale, quando cose come Watchmen sono apparse per la prima volta. C’erano un sacco di titoli che dicevano “I fumetti sono cresciuti”. Tendo a pensare che, no, i fumetti non siano cresciuti. C’erano alcuni titoli che erano più adulti di quanto le persone fossero abituate. Ma la maggior parte dei titoli di fumetti era praticamente la stessa di sempre. Non sono stati i fumetti a crescere. Penso che fossero più i fumetti che incontravano l’età emotiva del pubblico che calava
Andando avanti con l’intervista, Moore ha anche parlato della “pericolosità ” dei cinecomics in ambito sociale.