Resident Evil, nuovissima serie Netflix ambientata nell’Universo Narrativo della leggendaria saga videoludica di casa Capcom (qui la nostra recensione), sta ottenendo un buon successo per quanto riguarda gli ascolti ma sta, nel contempo, venendo accolta molto male da critica e fan. Per questo motivo non è ancora chiaro se la piattaforma della grande N. rinnoverà lo show per una seconda stagione. Tuttavia lo showrunner Andrew Dabb sta già pensando al futuro. Il uo piano per le stagioni future di Resident Evil è quello di continuare a portare personaggi familiari dei giochi sia nella storia attuale delle adolescenti Jade e Billie che nel suo futuro post-apocalittico.
La domanda diventa, “Come cambiano le persone?” – ha detto Dabb in un’intervista con Polygon. Ci sono personaggi che non vediamo da un po’: Jill Valentine e Claire Redfield ne sono un esempio. Come reagiscono ai giorni nostri a tutte queste cose che accadono?
Ciò significa essenzialmente che ogni componente dei giochi è pronta a essere inclusa, compreso quel Tyrant di cui abbiamo un assaggio nella prima stagione ma che non abbiamo mai visto realmente in azione. Ma più interessante per Dabb è il fatto che Resident Evil abbia due linee temporali in cui far muovere i personaggi.
Una domanda altrettanto interessante, se non più interessante, è “Cosa succede 14 anni, 15 anni, 16 anni nel futuro dopo che è accaduta la cosa che stavano cercando di prevenire?” Questi personaggi hanno passato la vita a combattere questi focolai. Cosa succede quando perdono? Che cosa appare? Nel corso della serie, voglio portare tutto dentro. Se dipende da me, voglio Lady D [Dimistrescu, villain di Resident Evil Village ndr], voglio il mostro vegetale, voglio tutto. Voglio tutto, ma con giudizio e responsabilmente nel tempo
Che ne pensate? Quali personaggi dei giochi vorreste vedere nelle prossime stagioni delle serie Netflix? Diteci la vostra nei commenti.
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