Samuel L. Jackson polemico con gli Oscar: “Neri premiati per ruoli terribili”

Samuel L. Jackson, intervistato dal Los Angeles Times, ha parlato della situazione riguardante gli Oscar e gli attori neri

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Samuel L. Jackson è uno degli attori più longevi attualmente in circolazione. Con una carriera decennale alle spalle e avendo lavorato con alcuni dei più grandi registi del mondo è divenuto un’autentica icona della cultura pop. Tuttavia non ha mai ricevuto un grande apprezzamento dall’Academy essendo stato candidato all’Oscar una sola volta, per Pulp Fiction. Il Los Angeles Times ha recentemente espresso sgomento per il fatto che gli altri ruoli di Tarantino non gli siano valsi la nomination all’Oscar, cosa con la quale l’attore ha in qualche modo concordato.

Tutto quello che ho fatto per Quentin ha un momento che mi ha dato un’opportunità per vincere un oscar, da Jackie Brown a The Hateful Eight a Django [Unchained]- ha detto Samuel L. Jackson. Django è stato probabilmente il mio colpo migliore per vincere un Oscar perché è il personaggio più malvagio che abbia mai interpretato e generalmente i neri vengono premiati per ruoli terribili.

Tuttavia l’attore ha spiegato di non nutrire troppo interesse per gli Oscar.

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Non avrei mai permesso che gli Oscar fossero una misura del mio successo o fallimento come attore. Il metro del mio successo è la mia felicità: sono soddisfatto di quello che sto facendo? Non sto facendo film a caccia di statue. Sai, se mi dicono: “Se fai questo film, vincerai un Oscar”. Io rispondo: “No grazie”. Preferisco essere Nick Fury. O essere Mace Windu con una spada laser in mano

Jackson ha recitato in Django Unchained nel ruolo di Stephen Warren, lo schiavo capo domestico del malvagio Calvin Candie (Leonardo DiCaprio). Con la carriera di Jackson in parte legata a Tarantino, non è esagerato presumere che l’attore sarà in qualche modo coinvolto nel prossimo film del regista di Knoxville che sarà il suoo decimo e ultimo.

Non lo so. Me lo dirà o non me lo dirà – ha detto Jackson quando gli è stato chiesto se reciterà nell’ultimo film di Tarantino. Non l’ho sentito affatto quando ha girato C’era una volta a Hollywood. Di solito mi chiama e mi dice che sta facendo qualcosa e mi chiede come mi sento al riguardo. Come quando ha girato Bastardi senza gloria, mi ha detto: “Non c’è niente per te in questo film”. E io:” Posso imparare a parlare francese”. E lui: “No, ho già un ragazzo francese.” Quindi ho fatto la voce fuori campo sulla celluloide e sui film.

Che ne pensate?

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