Forrest Gump si meritava l’Oscar più di Pulp Fiction secondo Tom Hanks

Il noto attore americano ha detto la sua, rispondendo alle polemiche riguardo la statuetta assegnata all'opera di Zemeckis.

Forrest Gump
Condividi l'articolo

Forrest Gump è un lungometraggio che ha fatto la storia della settima arte: l’opera del 1994, diretta dal noto Robert Zemeckis (Chi ha incastrato Roger Rabbit, Allied – Un’ombra nascosta) e scritta da Eric Roth (Molto forte, incredibilmente vicino, Il curioso caso di Benjamin Button) è un’avventura sentimentalmente molto intensa, ispirata all’omonimo romanzo del 1986 redatto da Winston Groom. Il titolo, nel 1995, ha fatto incetta di Premi Oscar conquistando il Miglior film, Miglior regia, Miglior attore protagonista, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior montaggio e Migliori effetti speciali.

Detto questo, da sempre ci sono stati dei detrattori che hanno sostenuto che la vittoria, come Miglior film, di Forrest Gump sia stata ingiusta e che in realtà avrebbe dovuto vincere Pulp Fiction. A fronte di queste importanti critiche, direttamente ai microfoni del New York Times (via Screen Rant), ha risposto l’attore protagonista della realizzazione, Tom Hanks dicendo la sua su questa incredibile diatriba che a quanto pare non accenna a fermarsi.

10 adattamenti odiati dagli autori

Il problema con Forrest Gump è che ha incassato un miliardo di dollari. Se avessimo fatto soltanto un film di successo, io e Bob saremmo stati dei geni. Ma poiché abbiamo realizzato un film di grande successo, eravamo dei geni diabolici. È un problema? No, ma ci sono libri dei più grandi film di tutti i tempi e Forrest Gump non compare perché ‘oh, è questa sdolcinata festa della nostalgia’. Ogni anno c’è un articolo che dice ‘Il film che avrebbe dovuto vincere l’Oscar al miglior film’ ed è sempre Pulp Fiction. Pulp Fiction è senza dubbio un capolavoro. Non so che dirti. C’è un momento d’innegabile e straziante umanità in Forrest Gump quando Gary Sinise – che interpreta il tenente Dan – e sua moglie asiatica si avvicinano a casa nostra il giorno in cui Forrest e Jenny si sposano. Io lo guardo e dico ‘Tenente Dan’, potrei mettermi a piangere anche adesso, ripensandoci. Forrest e il Tenente Dan con quattro parole – gambe magiche, Tenente Dan – comprendono tutto ciò che hanno attraversato e provano gratitudine per ogni oncia di dolore e tragedia alla quale sono sopravvissuti”.

LEGGI ANCHE:  Pulp Fiction, Tarantino si rifiutò di ingaggiare Johnny Depp