Alessandro Borghi: “Netflix ci ha fatto sentire divi, poi diventati numeri”

Parlando con Il Gazzettino durante Festival del Cinema di Venezia, Alessandro Borghi ha rivelato i suoi dubbi circa le serie tv

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Alessandro Borghi negli ultimi anno ha trovato un enorme successo grazie anche al suo lavoro nelle serie tv. L’attore romano è infatti stato volto di Aureliano Adami in Suburra e di Massimo Ruggero in Diavoli. Tuttavia il suo rapporto con gli show seriali sembra essersi interrotto bruscamente. A rivelarlo è stato lui stesso intervistato da Il Gazzettino durante Festival del Cinema di Venezia quando ha spiegato i suoi dubbi riguardo alle serie tv.

Mi hanno offerto di debuttare come regista ma ho detto di no – spiega Borghi. Diventerà invece produttore in società con Guido Maria Brera, autore de I Diavoli. Ho avuto molte opportunità agli inizi della mia storia da attore, e adesso voglio darle ad altri giovani. Fare il produttore significa anche entrare in un film fin dall’inizio e combattere gli algoritmi.

Chiarendo questo concetto, l’attore di Non essere cattivo, ha continuato:

Mi riferisco agli standard narrativi che stanno dietro le serie e che le rendono tutte uguali. È la realtà delle piattaforme che ormai puntano sulla quantità e difficilmente creano eventi. Ai tempi di Suburra, Netflix ci ha fatto sentire dei divi hollywoodiani, poi siamo diventati dei numeri

Per questo motivo, Alessandro Borghi in questo momento al cinema con Mondocane, ha deciso di dedicarsi maggiormente ai film e lasciare da parte per ora le serie tv.

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Ho sentito il bisogno prepotente di tornare al cinema, l’unico mezzo che garantisce la magia – ha concluso l’attore

Nel prossimo futuro, Borghi tornerà al fianco del suo amico Luca Marinelli in Le otto montagne, trasposizione cinematografica dell’omonimo libro di Paolo Cognetti, premio Strega nel 2017. Il film sarà diretto da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch. Fanno parte del cast anche Filippo Timi ed Elena Lietti 

Che ne pensate di queste dichiarazioni? Siete d’accordo con l’attore romano? In quali parti lo avete preferito? Diteci la vostra nei commenti.