Paul Schrader, 7 film alla riscoperta di un genio [LISTA]

In attesa di vederlo di nuovo sul grande schermo con Il Collezionista di Carte dal 3 settembre, andiamo alla riscoperta della filmografia di Paul Schrader, genio assoluto della storia del cinema.

Paul Schrader
Robert De Niro in Taxi Driver, scritto da Paul Schrader
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Atteso alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con Il collezionista di carte, al cinema dal 3 settembre, Paul Schrader è una personalità fondamentale della settima arte. Il regista, sceneggiatore e critico cinematografico ha cooperato alla nascita di alcuni dei film cardine della storia contemporanea del cinema.

Classe 1946, Paul Schrader non sembrava destinato al mondo di Hollywood, almeno non secondo l’ottica dei suoi genitori calvinisti che gli impedirono di vedere un film fino ai diciotto anni. Ma sin dall’inizio come sceneggiatore al giorno d’oggi, in cui è un artista invitato ai maggiori festival del settore, Paul Schrader ha trovato il modo di creare una propria poetica e un proprio personalissimo stile.

La sua filmografia molto spesso ruota intorno al concetto di solitudine e a personaggi che assaggiano il sapore amaro della disperazione quando il mondo che conoscono comincia a crollargli intorno. Tematiche che sono riscontrabili in tutta la sua carriera, tanto come sceneggiatore che come regista, persino nel discusso The Canyons, la pellicola presentata sempre al Festival di Venezia che vedeva Lindsay Lohan come protagonista.

Spesso considerato (erroneamente) un autore destinato alla nicchia, Paul Schrader ha al suo attivo film che dovrebbero fare la gola di ogni cinefilo. In attesa di poter vedere il nuovo film che vede Oscar Isaac nei panni di un giocatore d’azzardo, abbiamo deciso di stilare una top dei film imperdibili del regista.

Il Collezionista di Carte

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Dal 3 settembre arriva al cinema l’ultima fatica di Paul Schrader. Il Collezionista di Carte narra la storia di William Tell, un uomo con un oscuro passato che investe la sua esistenza nel poker per esorcizzare i propri demoni. Quando una sua vecchia conoscenza riapparirà nella sua vita, William dovrà nuovamente fare i conti con i propri tormenti…

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Oltre a regalarci il ritorno di Paul Schrader dietro la macchina da presa, Il Collezionista di Carte sancisce anche l’ennesima collaborazione fra l’autore e Martin Scorsese, qui presente come produttore esecutivo. I due hanno già lavorato insieme a Taxi Driver, Toro Scatenato e L’ultima tentazione di Cristo. Un binomio vincente che lascia decisamente ben sperare…

L’esordio dietro la macchina da presa di Paul Schrader: Tuta Blu

Film del 1978, Tuta Blu rappresenta il debutto di Paul Schrader dietro la macchina da presa. Si tratta della seconda sceneggiatura scritta insieme al fratello Leonard dopo Yakuza.

Tuta Blu venne presentato in concorso al festival di Berlino e ricevette grandi plausi da parte della critica, che lo definì un debutto straordinario. La storia è quella di tre uomini – interpretati da Richard Pryor, Harvey Keitel e Yaphet Kotto – che decidono di rapinare l’ufficio sindacale. Quando il colpo sembra andare male, con un bottino quasi irrisorio, i tre scoprono un piano di corruzione che coinvolge la criminalità organizzata.

Cortesie per gli ospiti

Tratto dal romanzo omonimo di Ian McEwan, Paul Schrader porta sul grande schermo una Venezia onirica e noir, piena di un fascino che raramente è stato raggiunto sul grande schermo.

Interpretato da Christopher Walken, Rupert Everett, Natasha Richardson ed Helen Mirren, la storia ruota intorno a una coppia in viaggio nella laguna, nella speranza di ritrovare una felicità di coppia. Tuttavia la loro “luna di miele” viene interrotta dall’entrata in scena di un uomo misterioso che li condurrà in un mondo fatto di segreti, violenza e sesso.

Paul Schrader e il remake: Il bacio della pantera

Nel 1982 – a distanza di quarant’anni precisi – Paul Schrader porta sullo schermo Il bacio della pantera, remake dell’omonimo film diretto nel 1942 da Jacques Tourneur. Ancora una volta Paul Schrader si mette dietro la macchina da presa per raccontare il risvolto oscuro e a tratti macabro del sesso, quando si sofferma a raccontare il risveglio sessuale di una donna vergine costretta a tramutarsi in un mostro felino ogni volta che cede al desiderio.

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Come spesso avviene quando si realizza un remake di un film diventato un classico del genere, questa pellicola di Paul Schrader ebbe recensioni non proprio entusiaste, che lo spinsero a rimpiangere di aver intitolato il film come l’originale, scatenando così la corsa al paragone.

First Reformerd – La creazione a rischio

Presentato in anteprima alla 74a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2017, First Reformed è una summa piuttosto precisa dell’arte di Paul Schrader.

La trama ruota intorno a un giovane prete (Ethan Hawke) che è alla guida di una chiesta di stampo calvinista e che sta affrontando una terribile crisi di fede a seguito della morte del figlio nella guerra in Iraq.

Il suo fragile equilibrio mentale così come la sua solitudine viene spezzata quando l’uomo viene raggiunto da Mary (Amanda Seyfried) che cerca sostegno e consulenza per suo marito Michael, un fanatico ambientalista che vuole che sua moglie proceda con un aborto per non mettere al mondo un altro bambino che andrà ad appesantire una Terra già allo stremo.

First Reformed è soprattutto la storia della crisi di un uomo che cerca conferme in un mondo al collasso, affrontando il tema del cambiamento climatico, girato in 4:3 per dare maggior risalto all’uomo messo in campo.