Matt Damon ha lavorato con alcuni dei più grandi registi del mondo, Ridley Scott, Martin Scorsese, Steven Spielberg Steven Soderbergh e, ovviamente, Clint Eastwood. Con lui ha girato Invictus nel 2009 e Hereafter nel 2010. Parlando con CinemaBlend, l’attore ha raccontato la sua personale esperienza con l’autore di Gran Torino, spiegando come il suo metodo di lavoro consista nel girare tutte le scene una sola volta.
Invictus è stato un po’ terrificante perché dovevo interpretare un sudafricano e il loro è un accento davvero difficile da fare per noi americani – racconta Damon. Se pensi a cosa fa la nostra lingua quando parli con l’accento americano, è l’esatto opposto con l’accento sudafricano. Imparare quell’accento è un qualcosa che ha richiesto solo molta pratica ho dovuto impegnarmi molto.
In quel caso, già il primo giorno di riprese, ho testato per la prima volta il metodo di Clint Eastwood a cui piace lavorare un solo ciak. Abbiamo fatto la prima ripresa. È andata abbastanza bene. Clint dice “cut, print, check the gate”, il che significa che saremmo andati avanti. E io ho detto: “Ehi capo, Sei sicuro che non vuoi farne un’altra?”. Si è girato e ha mi detto: “Perché? Vuoi far perdere tempo a tutti?”
Matt Damon è in questo momento impegnato nella pubblicizzazione del suo nuovo film, La ragazza di Stillwater. Dunque sta rilasciando diverse interviste nelle quali parla dei grandissimi del cinema con i quali ha lavorato. Qualche tempo fa ad esempio, ospite al podcast “WTF” di Marc Maron ha parlato di Jack Nicholson e delle modifiche che fece al copione, ed in particolare nella scena dell’uccisione della donna nella palude di The Departed, film di Martin Scorsese al quale lavorarono insieme (qui tutti i dettagli).
Cosa ne pensate di queste parole di Matt Damon? Avete apprezzati i film nei quali è diretto da Clit Eastwood? Fateci sapere la vostra, come sempre, nei commenti.
