Mortal Kombat: i 10 migliori capitoli della saga

Con l'arrivo del nuovo film dedicato alla saga, ci siamo cimentati in una classifica dei migliori giochi di Mortal Kombat

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3- Mortal Kombat 11 (2019 Playstation 4, Xbox One, Nintendo Switch, Playstation 5, Xbox Series S/X, Stadia, PC)

Il capitolo più recente della saga, Mortal Kombat 11, è un titolo che ha avuto un enorme successo di critica e che conferma l’ottimo lavoro svolto fin’ora da NetherRealms nei confronti della nuova saga di Mortal Kombat iniziata con MK9. Nel roster di base sono presenti perlopiù i personaggi più iconici della saga (grande esclusa Mileena, presente però come DLC) e vengono introdotte nuove meccaniche di gioco come Fatal Blows (simili alle vecchie X-Ray) e Krushing Blows (disponibili solo quando si ha meno del 30% di energia rimanente).

Tornano le Mercy di Mortal Kombat 3 e vengono anche affinate le variazioni dei personaggi di MKX. Stavolta sono tutte ben bilanciate e permettono ai giocatori di scegliere la versione a loro più congeniale del proprio lottatore. Artisticamente il gioco è il più bello della saga, non perché è il più recente (gira comunque su Unreal Engine 3) ma proprio per la cura maniacale riposta nei dettagli e nell’atmosfera classica da Mortal Kombat che si respira giocando al titolo. La storia è incredibilmente più coinvolgente di quella di MKX e presenta addirittura finali multipli. Per la prima volta viene proposto anche un nuovo importante pezzo di storia col DLC Aftermath.

Continua anche la tradizione iniziata con MK9 di inserire personaggi guest provenienti da altri universi, stavolta sono addirittura cinque, Joker, Spawn, Terminator, Robocop e John Rambo. Tali personaggi non stonano minimamente e si sposano perfettamente con l’atmosfera del gioco, cosa assolutamente non scontata. Migliorato incredibilmente a livello di gameplay, con un gioco più lento e ragionato rispetto al capitolo precedente ed un online reso più agevole grazie ad un netcode nettamente migliorato.

2- Mortal Kombat (2011 Playstation 3, Xbox 360, Playstation Vita, PC)

Il decimo titolo della nostra lista ha causato il crollo del brand di Mortal Kombat ed ha giocato un ruolo chiave nella chiusura di Midway. Mortal Kombat (2011, che d’ora in poi chiameremo MK9 per praticità) è stato quindi il primo gioco prodotto dai NetherRealms per Warner Bors Interactive. Sul titolo gravavano grandi responsabilità, il brand era ai minimi storici e serviva un titolo incredibile che ribaltasse le sorti della serie. Fu così che Ed Boon creò quello che per noi è stato un capolavoro.

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Tutto ciò che MK9 ha introdotto è stato ripreso poi da MKX e MK11, a testimonianza dell’ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori. Nel titolo difatti debuttano le X-Ray, geniale rivisitazione della classica “Super” dei picchiaduro, ovvero una mossa speciale che si può utilizzare dopo aver caricato al massimo una barra della super. In tutti i picchiaduro esistono le Super, mosse speciali particolarmente dannose ma difficili da mettere a segno.

MK9 in piena tradizione MK le ha rese violente al massimo, ad ogni colpo sferrato, difatti, corrisponde a video una rappresentazione del danno interno causato dalla mossa (ad esempio dopo una ginocchiata in petto si può vedere la cassa toracica dell’avversario spezzarsi e gli organi fuoriuscire tra le costole rotte). Torna in pompa magna anche la Krypt, riveduta e corretta rispetto ai capitoli precedenti e tornano tantissimi personaggi iconici (MK9 ha il roster di base più riuscito della serie). La più grande feature è però a nostro avviso la storia in single player, avanti anni luce rispetto alla concorrenza. Difatti fino ad MK9 la storia era nel migliore dei casi portata avanti da sparute cutscene o slide che venivano presentate al giocatore al termine del gioco, spesso in contraddizione l’una con l’altra e che non lasciavano capire chiaramente gli avvenimenti accaduti.

Il nono capitolo ha creato una campagna vera e propria, una specie di film giocabile durante il quale vengono fatti controllare al giocatore innumerevoli personaggi diversi via via che la trama si sviluppa. Questa modalità è stata ripresa (non con gli stessi risultati, purtroppo) anche da Street Fighter V ad esempio, a testimonianza di quanto sia stata importante l’introduzione di essa nel titolo NetherRealms. Sebbene MKX ed MK11 abbiano migliorato quanto di buono fatto da MK9, ci sentiamo di mettere quest’ultimo sopra agli altri due per ciò che ha fatto per il brand. MK9 ha, da solo, resuscitato la saga e reso giustizia agli intramontabili personaggi che la popolano.

1- Mortal Kombat II (1993 Arcade, Mega Drive, Super NES, 32X, Saturn, Playstation, Master System, Game Gear, Game Boy, Amiga, PC)

Eccoci arrivati a quello che secondo noi è il titolo più importante della saga: Mortal Kombat II. Come detto poco sopra, Mortal Kombat (1992) ha fatto da apripista ad MK2, il quale ha poi creato un’autostrada sul sentiero tracciato dal predecessore. Mortal Kombat II è stato un evento, forse uno dei più importanti a livello mediatico per il gaming occidentale. Vedere il cabinato di Mortal Kombat II in sala è stata per molti un’esperienza unica, il titolo presentava infatti quasi il doppio dei personaggi rispetto al predecessore ed una veste grafica da urlo.

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Gli sprite erano, per l’epoca, enormi ed animati in maniera molto migliore rispetto a quelli di MK1. Tutti i nuovi personaggi introdotti erano perfettamente in linea con l’atmosfera da film horror del gioco, gli stages stessi erano ben più di un passo avanti rispetto a quelli del predecessore (basti pensare allo stage della foresta stregata, con gli inquietanti alberi che con le loro facce osservano i combattimenti).

Ogni personaggio aveva diverse nuove mosse e le fatality erano state raddoppiate. MK2 introduceva anche le babality (l’avvesario veniva fatto regredire fino a tornare un neonato) e le Friendship (con le quali l’avversario veniva graziato al termine dell’incontro). Anche l’unica nota dolente, la mancanza di Kano e Sonya Blade, veniva alleviata dalla presenza di Baraka e di ben due lottatrici (Kitana e Mileena). Il gioco è stato anche il primo Mortal Kombat ad arrivare senza censure su console Nintendo, cosa non da poco vista all’epoca la posizione della grande N nei confronti della violenza nei videogames.

Si diceva prima che Mortal Kombat II sia stato un evento, infatti non esisteva praticamente sala giochi o bar che non avesse il cabinato in bella vista. Si dice a tal proposito che la popolarità di MK2 abbia spinto Capcom a creare in fretta e furia il fortunato update di Super Street Fighter 2 ( Super Street Fighter 2 X) proprio per contrastare l’invasore Americano. In seguito al successo di MK2 è nato anche il primo fortunato (e cult del trash) film di Mortal Kombat, se MK ha fatto conoscere la serie ai giocatori, MK2 li ha portati oltre, facendoli diventare delle vere e proprie icone anche per chi non aveva mai preso un joystick in mano. Di conseguenza riteniamo Mortal Kombat II il titolo più importante ed influente della saga.

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