Colapesce – Le 10 canzoni più belle [ASCOLTA]

Sì, Colapesce ha fatto molto altro (con Dimartino e senza di lui) oltre a Musica Leggerissima. Lo sa chi lo segue dai dieci anni e più che è sulla scena. Per gli altri, ecco una bella top 10 per scoprire subito le sue canzoni migliori.

Colapesce
Credits: Colapesce / YouTube
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Colapesce è attivo sulla scena italiana da più di dieci anni e sono tante le sue canzoni da scoprire

Dopo Sanremo 2021 il nome di Colapesce, già arcinoto e rispettato nella scena indie almeno dalla metà dello scorso decennio, è giunto finalmente all’attenzione nazionale. Uno dei miracoli di questa edizione del Festival, che ha regalato al cantautore siciliano (e al collega Antonio Di Martino) quella notorietà che si meritava già da anni.

Si perché Musica Leggerissima, il brano per il quale oggi tutti lo conoscono, rappresenta solo un frammento della straordinaria produzione musicale di Lorenzo Urciullo (il suo vero nome). Attraversando la storia dell’indie italiano (quello che oggi si chiama itpop), Colapesce ha sfornato gemme musicali di ineguagliabile bellezza, tutte da riscoprire. Allora, facciamolo.

10. Maledetti Italiani [2015]

“È scoppiata la crisi mondiale, io ero in cucina e mangiavo una mela” canta qui Colapesce. Parole quasi profetiche, che raccolgono tensioni e contraddizioni del nostro paese il cui vero volto ci è chiaro solo ora. Qui è ancora molto impegnato, focalizzato più sulle liriche che sugli arrangiamenti. Ciò non impedisce la riuscita di un ottimo pezzo di cantautorato moderno.

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9. L’Altra Guancia [2015]

Forse il brano più intenso e raccolto della produzione di Lorenzo Urciullo, il quale si perde qui in una musica composta di un’atmosfera rarefatta e a malapena tangibile. Leggeri tocchi chitarristici accompagnano un sogno sonoro che richiama quasi i Pink Floyd, mentre la voce dolce e profonda del cantante si fa strada tra la nebbia esistenziale delle liriche, fino alla fine.

8. Sospesi [2017]

La quasi obbligatoria ballad, fortemente ipnotica e lenta nel suo accavallare impressioni leggere e cangianti. Qui Colapesce esplora il proprio lato più tenero ma anche in qualche modo più disincantato, con una fragilità insospettabile che fuoriesce ad ogni nota in un rivolo sottile di emozioni sulle quali il macabro video gioca tutto per contrasto. E funziona.

7. Maometto a Milano [2017]

Uno dei pezzi più critici e “politici”, se così lo vogliamo vedere, di Lorenzo Urciullo. Un indie rock preciso e amaro, che sfrutta accuse indirette e immagini rischiose. Qui Colapesce è già a metà strada verso l’esplorazione di una musica “leggera” (riferimento voluto) ma che si mantenga comunque sempre impegnativa. Come sappiamo, avrà successo.

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6. Noia Mortale (feat. Dimartino) [2020]

Uno stupendo pezzo synthpop realizzato assieme ad Antonio Di Martino nell’ambito del famoso progetto collaborativo sviluppato con successo nell’album I Mortali. Un buon esempio di come l’exploit Sanremese della coppia sia solo la punta dell’iceberg: “Le parole d’amore / Una noia mortale” è il verso perfetto per descrivere l’autoironico biasimo della musica itpop di oggi.

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