Bridgerton, la Regina Charlotte era veramente di colore?

Bridgerton
La Regina Charlotte ritratta nella serie tv Bridgerton
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Bridgerton è la nuova serie creata da Shonda Rhimes, che ha debuttato su Netflix lo scorso 25 dicembre, diventando ben presto un forte argomento di discussione.

Tratto dai romanzi di Julia Quinn – il primo dal titolo Il Duca e io – Bridgerton si è presentato come una versione Regency di Gossip Girl, dove la trama sentimentale dei due protagonisti si intrecciava agli intrighi e ai pettegolezzi della Stagione mondana di Londra.

Al di là di questo, però, ad attirare l’attenzione è stata anche la presenza di un’attrice di colore ad interpretare la Regina Charlotte, interpretata per l’appunto da Golda Rosheuvel.

Nella serie, la presenza della regina aiuta anche a contestualizzare la presenza di un duca di colore, in un’epoca come quella Regency. Viene apertamente spiegato come la presenza della regina Charlotte abbia in qualche modo cambiato il “destino” della comunità black in un’epoca storica come quella di inizio XIX° secolo.

Tuttavia la figura della regina ha spinto molti a chiedersi se nella dinastia della corona britannica sia esistita davvero una Regina Charlotte e se davvero fosse di origine e/o discendenza afroamericana

La vera regina Charlotte

Forse non c’è davvero il bisogno di sottolineare che Bridgerton è una serie che non reclama nessuna accuratezza storica.

Non è un prodotto nato per essere una serie storica, e ciò viene dimostrato anche dall’uso della musica: con successi pop “trasformati” in opere su cui danzare eseguite con gli archi. Insomma, è lecito non aspettarsi una grande accuratezza da una serie che fa danzare e amoreggiare i suoi protagonisti sulle note di Taylor Swift.

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Tuttavia la serie affronta alcune realtà dell’epoca: come il “mercato” delle ragazze in età da marito, così come la più completa ignoranza con cui le giovani spose venivano mandate ad affrontare la loro prima notte di nozze. Inoltre, è esistita davvero una Queen Charlotte, sposa di Re George III.

La regina Charlotte nacque con il nome di Sophia Charlotte di Macklendburg-Strelitz nel 1744.

Fu una persona molto in vista nella scena sociale dell’epoca: in effetti il primo ballo delle debuttanti fu organizzato nel 1780 per volere di Re George III per il compleanno di sua moglie, la regina Charlotte.

Re George III – conosciuto anche con il nome del Re Pazzo che perse l’America, nomignolo che è stato rafforzato anche dal musical Hamilton – era famoso anche per essere affetto da una malattia.

Nella serie Bridgerton questa malattia viene solo accennata e sembra far pensare soprattutto a una qualche forma di demenza senile.

In realtà, come è stato dimostrato da alcuni documenti reali messi a disposizione online dalla stessa Regina Elisabetta, il re probabilmente soffriva di un disturbo bipolare.

La Regina Charlotte rimase sempre al fianco del marito e lo convinse a fare numerosi bagni a Weymouth, nel sud dell’Inghilterra, nella speranza che i bagni potessero aiutare la malattia del marito.

A quanto sembra il matrimonio tra i due reali fu davvero un matrimonio d’amore, proprio come viene suggerito in Bridgerton.

Ma secondo molti storici Charlotte ebbe anche un altro primato, oltre al ballo delle debuttanti: fu infatti la prima regina della corona britannica ad avere origini birazziali.

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Bridgerton, le origini della regina Charlotte

Secondo una recente indagine svolta dallo storico Mario de Valdes y Coco, la regina Charlotte ha un legame che arriva, nel sesto grado di discendenza, a Margarita de Castro e Souza, una nobildonna del XV° secolo.

Il lignaggio di questa nobile, secondo lo storico, riporta a Madragana, una delle amanti di Re Alfonso III di Portogallo, che sembra avere una discendenza Nord Africana.

Dai ritratti della Regina Charlotte effettuati nell’epoca a lei contemporanea, sembra non emergere alcun tratto che possa far pensare ad una discendenza afroamericana.

Bridgerton
La vera Regina Charlotte ritratta da Thomas Gainsborough

Tuttavia il dubbio sulla sua discendenza e sul fatto di essere il risultato di una commistione di razze è sempre stato al centro di molti dibattiti, su cui è intervenuta la stessa Regina Elisabetta II.

In un intervento per il Globe fatto da un rappresentante della Famiglia Reale per volere di Sua Maestà, si legge:

Di questo si è parlato per anni e anni. Ma si tratta semplicemente di un dettaglio di discendenza e, francamente, ci sono cose ben più importanti di cui parlare.

Sull’argomento è intervenuta anche Julia Quinn, l’autrice dei romanzi. Intervistata dal Times riguardo le molte differenze tra serie e romanzi e sul diverso casting dei suoi protagonisti, la scrittrice ha detto:

Molti storici pensano che abbia qualche background di origine africana. È un punto su cui si è dibattuto molto, ma dal momento che non possiamo farle un test del DNA direi che non ci sarà mai una riposta definitiva.

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