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Essi vivono di John Carpenter (1988)
John è disoccupato e decide di lasciare Denver per trovare lavoro a Los Angeles. Con l’aiuto di Frank riesce a trovare lavoro in un cantiere. John nota degli strani eventi: interferenze in televisione, un predicatore religioso che continua a ripetere “essi vivono, noi dormiamo”, un elicottero della polizia che si aggira sempre nella stessa zona. John decide di indagare e scopre uno strano gruppo di persone che popola una chiesa abbandonata. Il giorno dopo decide di tornare ma ormai non c’è più nessuno, l’uomo però trova una strana scatola, con all’interno un paio di occhiali. La visione attraverso quegli occhiali darà a John uno sguardo sulla verità. Carpenter, senza troppe riserve, gira un film divertente ma con un’aspra critica alla società moderna, al consumismo e allo spreco che attanaglia i giovani. Il regista porta una serie di invenzioni visive geniali, soprattutto la visuale speciale che mostra il vero retroscena della città di Los Angeles. Il risultato è una commedia horror fantascientifica geniale come solo Carpenter sa fare.
A girl walk home alone in the night di Ana Lily Armipour (2014)
Arash è un giovane iraniano che vive con il padre eroinomane, Hossein. I due sono perseguitati per debiti dallo spacciatore Saeed. Una sera Saeed incontra una strana ragazza vestita con un chador nero. Lui la invita a casa dopo esser stato sedotto dal suo sguardo e scopre, suo malgrado, che la ragazza è una vampira. Un horror moderno ambientato in Iran, abbellito da una splendida fotografia in bianco e nero. A girl walk home alone in the night è un film minimalista, che si basa su sguardi, sensazioni e atmosfere. Un ottimo lavoro da parte della regista emergente Armipuor, che secondo noi è da tenere d’occhio.
