Come le fan adolescenti del k-pop sabotano la polizia americana

Il k-pop come strumento di protesta contro le forze dell'ordine: avreste mai pensato di vedere una cosa del genere?

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Il gruppo k-pop ITZY (frame da YouTube)
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Le fan della musica k-pop si organizzano a Dallas contro le attività di controllo della polizia

In un periodo ormai tempestato di proteste contro le forze dell’ordine e le istituzioni, negli Stati Uniti iniziative di ogni tipo vengono prese non solo dai manifestanti nelle strade. Quello che è successo a Dallas, in Texas, è un esempio bizzarro, ma anche un po’ comico. Nella città texana, infatti, la polizia si è organizzata con una app chiamata iWatch Dallas, chiedendo agli utenti di segnalare con dei video qualunque “attività illegale”. Il che, naturalmente, può voler dire tutto e niente. A protestare contro l’iniziativa si sono mosse, inaspettatamente, numerose fan della musica k-pop coreana, di particolare successo in questi anni.

L’attacco: inviare una quantità enorme di video degli artisti principali della scena, come videoclip o riprese di eventi live, per far crashare la app. Risultato: missione compiuta. Intasata da immagini e video di artisti come BTS, Twice, ITZY e Red Velvet, la app non ha retto. Una delle “attiviste”, chiamata su Twitter @YGSHIT, ha detto: “Volevo fare qualcosa per fermare o rallentare la polizia”. Anche in risposta ad una richiesta simile a quella effettuata dal dipartimento di polizia di Dallas, ma proveniente stavolta dall’FBI, nientemeno, la risposta è stata la medesima. Sui social si è diffuso il messaggio: “Kpop stans, you know what to do”, cioé “Fedelissimi del k-pop, sapete cosa fare”.

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Fonte: The Atlantic

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