Coronavirus, le chiese aprono prima dei cinema: è polemica

coronavirus e cinema: l'interno di una sala
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Piano piano, la crisi causata dall’infame Coronavirus sembra svanire lentamente. Calano i contagi e, sempre con assoluta calma, si torna ad una progressiva normalità. Con annessa polemica, ovviamente, visto che i cinema riapriranno dopo le chiese. Esattamente a metà giugno e non prima, a differenza dei luoghi di culto.

Un provvedimento che ha chiare matrici politiche in cui, teoricamente, un luogo di culto è più sicuro di una sala cinematografica. Tra infografiche (non troppo) scherzose e commenti abbastanza stizziti, sul web impazza la polemica.

Coronavirus: la polemica sulle riaperture di cinema e chiese in un meme

Ciò che viene sottolineato è l’evidente differenza di trattamento di due strutture più o meno uguali in cui, parlando della sala cinematografica, è molto più facile evitare assembramenti grazie ad un’organizzazione precisa.

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L’infografica-meme diventata virale. Fonte: Sconosciuta.

Ciò che però sembra essere più importante è il fatto che il cinema abbia una certa rilevanza per l’economia italiana, molto più di un luogo di culto. Molte le sale che infatti hanno sofferto questo lockdown necessario anti Coronavirus, con vertiginosi crolli di fatturato che hanno messo sul lastrico parecchie famiglie.

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Se da un lato gli amanti del cinema imperversano, dall’altro i credenti praticanti sono ben soddisfatti dalla scelta di aprire i loghi di culto quanto prima. In particolare, facendo leva sul diritto costituzionale garantito rispetto la garanzia di poter praticare il proprio culto religioso.

Insomma, una polemica bella costruita nella miglior tradizione italiana che alimenta solo dubbi sulla bontà di adottare due pesi e due misure ben distinti tra loro. Comprensibile aprire le chiese. Ancor di più i cinema. Molto meno, la scelta di differenziare di circa un mese le due aperture. Il tutto, nonostante una messa in sicurezza molto più semplice per le sale cinematografiche, rispetto alle chiese.

Sarebbe ora di prepararsi ad una seconda ondata di polemiche circa la santificazione degli ambienti. Ci penseranno i militari anche nei cinema? La risposta la sappiamo già. Non resta che attendere.

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