La Piuma Magica di Gwendy, recensione del romanzo di Richard Chizmar

È arrivato in libreria con Sperling & Kupfer il nuovo romanzo ambientato nel mondo di Stephen King

La Piuma Magica di Gwendy, copertina
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A circa tre anni di distanza da La Scatola di Bottoni di Gwendy, il romanzo scritto a quattro mani da Stephen King e Richard Chizmar, Sperling & Kupfer ha portato sul mercato editoriale il secondo capitolo delle avventure di Gwendy Peterson, La Piuma Magica di Gwendy.

Si tratta ancora una volta di un romanzo breve, ma stavolta al timone c’è solo Richard Chizmar, con Stephen King che si è limitato a scrivere la prefazione e a spiegare le motivazioni che lo hanno spinto a lasciare carta bianca al suo collega scrittore, che si è trovato di nuovo ad ambientare la vicenda della sua storia nell’ormai iconica cittadina di Castle Rock, teatro di molte vicende di Stephen King.

La Piuma Magica di Gwendy, la trama

Archiviata la lunga esperienza con la scatola dei bottoni che aveva caratterizzato i suoi anni più giovani, Gwendy Peterson si è fatta una carriera. È una deputata al governo degli Stati Uniti, è felicemente sposata ed ha una vita resa semplice anche da un conto in banca tutt’altro che in rosso.

A pochi giorni dalle ferie di Natale e dal suo ritorno a Castle Rock, però, Gwendy scopre nel suo ufficio la scatola dei bottoni. La scoperta la fa cadere in un turbine di dubbi e tentazioni che accompagnano il suo ritorno in casa. Come se non bastasse, inoltre, a Castle Rock la popolazione sta trattenendo il respiro a causa della scomparsa di due giovani ragazze, che sembrano essere svanite nel nulla.

Preoccupata per il compagno, intrappolato come fotografo in una zona di guerra, e per le condizioni di salute della madre, Gwendy sente sempre più forte il richiamo della scatola: finirà con il cadere in tentazione anche questa volta?

Un romanzo breve per tutti?

Il nuovo romanzo di Richard Chizmar è un libro per tutti; con questo si intende che non è necessario aver letto la storia precedente. Naturalmente conoscere i fatti de La Scatola di Bottoni di Gwendy rende l’esperienza della lettura più ricca e più precisa. Ma l’autore si mostra abile nello strutturare il suo racconto con abbastanza punti di riferimento di modo che anche un lettore neofita abbia la possibilità di immergersi nella storia senza avvertire un senso di spaesamento.

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Con le sue 288 pagine di lunghezza, La Piuma Magica di Gwendy è una lettura che può essere affrontata con tempistiche relativamente brevi. Sensazione accentuata anche dallo stile dell’autore che, con la scelta di ricorrere alla terza persona singolare al presente spinge il lettore in medias res, mettendolo subito di fronte alla vita di Gwendy, ai suoi dubbi e ai suoi ricordi. Questo fa sì che l’empatia scaturisca in modo quasi naturale e spinga chi legge a voler sapere in modo quasi avido quale sarà il destino di Gwendy.

Va detto che la parte horror/thriller de La Piuma Magica di Gwendy viene utilizzata quasi come un hitchcockiano mcguffin, un pretesto che permette all’autore di costruire una protagonista che cattura tutto lo spazio che le viene concesso, che è dunque il vero cuore della storia e che, sebbene abbia a che fare con situazioni e poteri che sono cari alla produzione di King, rimangono comunque sullo sfondo, elementi che servono a dare tridimensionalità a tutta la vicenda.

Perciò se siete alla ricerca di un romanzo che vi spaventi tutto il tempo, che vi spinga verso i proverbiali salti sulla poltrona e vi derubi del sonno la notte, questo forse non è il romanzo che fa per voi. Come spesso accade nei romanzi di Stephen King, infatti, a cui questo comunque si ispira, il soprannaturale e l’horror vengono utilizzati come mero strumento per avere l’occasione di spiare come reagisce una piccola cittadina davanti al Male, davanti ciò che non può o forse non sa spiegarsi.

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La Piuma Magica di Gwendy e la sua attualità

Sebbene non ci sia nessuna aderenza a fatti reali, è indubbio che l’autore Richard Chizmar abbia scelto di costruire un ambiente lavorativo per Gwendy che somiglia molto al volto con cui gli Stati Uniti d’America si affacciano nel panorama internazionale. Non sarà dunque difficile vedere, nel profilo del sessista e ignorante presidente degli USA che vuol quasi intavolare la Terza Guerra Mondiale, il profilo riconoscibile di Donald Trump.

Ambientato nel 1999, nel Capodanno che tutti hanno atteso con l’ansia di doversi rapportare al Millenium Bug, La Piuma Magica di Gwendy è invece un romanzo che riflette molto bene i nostri tempi e il periodo che stiamo affrontando. E questo viene reso, ancora una volta, dallo sguardo della nostra protagonista, dei suoi commenti e dei suoi dubbi.

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RECENSIONE
La Piuma Magica di Gwendy
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