10 Film Erotici da Guardare con il Partner

Quali sono i 10 Migliori Film Erotici? Scoprili insieme a La Scimmia Pensa
Quali sono i 10 Migliori Film Erotici? Scoprili insieme a La Scimmia Pensa
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In questo articolo scopriremo quali sono i 10 migliori film erotici del cinema.

Il sesso è una parte fondamentale della nostra esistenza, uno dei motori più primordiali e potenti a cui siamo legati, il vero responsabile della nostra storia e della nostra realtà.

Un meccanismo irrefrenabile e pulsante, che non merita inibizioni o falsi moralismi, dettati da una mentalità chiusa e ristretta.

Se negli anni ’70, il mondo aveva potuto assistere ad una vera e propria esplosione dell’erotismo, oggi invece, a causa di alcuni recenti avvenimenti, la società è costretta ad affrontare una sorta di declino del mezzo, anche a causa di un’improvviso cambio di rotta.

A contrastare questo fenomeno, oggi vi consigliamo 10 film erotici da guardare con il proprio partner:

Ecco, l’impero dei sensi – Nagisa Ōshima (1976)

Una Scena tratta dal film erotico giapponese: Ecco, l'impero dei sensi - Nagisa Ōshima (1976)
Una Scena tratta dal film erotico giapponese: Ecco, l’impero dei sensi – Nagisa Ōshima (1976)

Il manuale erotico per eccellenza, l’erotismo divenuto pellicola, a supporto di un gioco di poteri, tanto affascinante, quanto letale.

L’opera di Nagisa Ōshima non è solamente una delle pellicole più audaci ed esplicite del genere, ma è anche una riflessione sui sensi e su quell’irrefrenabile pulsione, che risulta quasi impossibile scindere dalla propria autodistruzione.

Un vero gioiello del cinema nipponico, in grado di suscitare forti emozioni e capace di evocare, attraverso colori, forme, costumi ed ambientazioni, il teatro feudale orientale.

Un film che non si pone limiti e che sceglie di raccontare il sesso in maniera autentica, infrangendo l’illusione cinematografica e portando in scena uno spettacolo autentico e naturale.

Nymphomaniac – Lars Von Trier (2013)

La copertina di Nymphomaniac una film Erotico del danese Lars Von Trier (2013)
La copertina di Nymphomaniac una film Erotico del danese Lars Von Trier (2013)

Un’odissea controversa e sfaccettata, che va ad analizzare in maniera meticolosa e scientifica il tema della ninfomania, prendendo in esame tutti gli aspetti del caso, sia quelli positivi che negativi, per dare vita ad un trattato universale sul sesso e sull’essere umano.

Il film erotico Nymphomaniac quindi non è altro che una ricerca disperata del piacere e dell’accettazione, elementi indispensabili ed insostituibili per ogni persona, che rappresentano per la protagonista, delle vere e proprie mete da raggiungere.

Traguardi ordinari, resi però utopici dal conflitto interiore della donna e della sua marcata depressione, che inesorabilmente la trascina verso l’autodistruzione.

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Una malattia letale e silente, sulla quale Lars Von Trier fonda il suo dramma erotico e la trilogia tematica di cui fa parte, donando il giusto risalto ad un tema poco discusso, ma estremamente attuale come l’erotismo.

Joe, protagonista dell’opera, è una ninfomane, ma al tempo stesso è anche una ragazza insoddisfatta nei confronti dell’esistenza.

Un essere apatico e solo, che finisce con il cercare ciò di cui ha bisogno, nel sesso sfrenato, abbandonando così ogni sorta di limite o di preconcetto e lasciandosi governare unicamente dal piacere della carne.

Una soddisfazione viscerale, però temporanea e beffarda che, proprio come una droga, spinge Joe sempre di più verso un baratro, che infondo lei stessa vuole.

Un film profondo e ricco di emozioni, che si discosta da facili moralismi e banalità di sorta, donando la giusta libertà sessuale alla figura femminile, sdoganandola dai preconcetti a cui spesso è legata.

Nymphomaniac può essere paragonato ad una moneta, sulla quale si possono trovare sia il piacere estremo, che la disperazione, risultando così per Joe una condanna certa.

Ambiguous – Toshiya Ueno (2003)

I protagonisti del film Erotico Ambigous (2003) del giapponese Toshiya Ueno
I protagonisti del film Erotico Ambigous (2003) diretto dal giapponese Toshiya Ueno

Il sesso può tutto, anche salvare da morte certa. Ambigous di Toshiya Ueno oltre ad essere un film erotico ben fatto, è anche una riflessione interessante sull’esistenza umana e sullo scopo primario di quest’ultima.

Nella nostra esistenza, almeno secondo il regista dell’opera, non c’è nulla di più indispensabile e vitale dall’attrazione carnale, di quell’atto puramente istintivo e governato da una natura primordiale, che da un senso al tutto.

Un vero e proprio impulso irrefrenabile, che non può essere soppresso o ignorato, poiché motore principale di ogni nostra azione o pensiero.

In Ambigous il sesso diviene la più onesta ed intensa forma di accettazione verso l’altro, quell’elemento che una volta ritrovato, può donare speranza anche a chi l’aveva persa per sempre.

Caligola – Tinto Brass (1979)

Una Scena tratta dal film datato 1979: Calligola di Tinto Brass
Una Scena tratta dal film datato 1979: Calligola di Tinto Brass

Un’opera che nel corso della storia, ha dovuto soffrire numerosi tagli da parte della censura italiana e che solamente oggi è riuscita ad arrivare integra e sana sul mercato nazionale.

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Un lavoro firmato Tinto Brass, che indubbiamente nel corso degli anni si è meritato l’appellativo di pellicola “cult”. Un lavoro che ha portato il cinema erotico ad alti livelli, andando contro il buon costume e la morale dell’epoca.

Un racconto di depravazione e violenza, dal fascino intrinseco e perturbante, che non può che catturare lo spettatore, anche grazie all’interpretazione di Malcolm McDowell nei panni di Caligola.

La femme Publique – Andrzej Zulawski  (1984)

I protagonisti di La femme Publique (1984) - Regia: Andrzej Zulawski
I protagonisti di La femme Publique (1984) – Regia: Andrzej Zulawski

Allucinato, filosofico, meta-cinematografico ed erotico, La Femme Publique di Andrzej Zulawski è tutto questo e molto altro.

Ancor prima che Nicolas Winding Refn potesse ideare il suo primo film, il regista polacco del delirio, realizzava il suo trattato sulla bellezza della donna, sul suo corpo e sul potere che è in grado di esercitare su chi lo osserva.

Un lavoro enigmatico, che eleva ad opera d’arte la figura dell’essere umano, esaltandone la forma e le curve, in un’estasi da incubo.

Un trattato autentico sulla bellezza, che non si sofferma solamente su quella dell’individuo, ma che trasla il suo discorso anche sul cinema, sulla recitazione e su tutto quello che può produrre stupore e fascino agli occhi dello spettatore.

Andrzej Zulawski da vita così ad un lavoro sconvolgente, capace di essere sensuale e terrificante al tempo stesso, incentrando gran parte dei suoi discorsi sul cannibalismo dell’incanto.

Un trattato su quella fame insaziabile, di tutto ciò che è bello e che porta l’essere umano ad appropriarsene, per farlo divenire proprio e quindi unico.

La Femme Publique però non parla solamente di questo, ma anche di come la realtà sia solo una mera illusione e di come siano le maschere a governare la nostra esistenza, portandoci a recitare una parte, che spesso non ci appartiene.

Un vero pugno allo stomaco, reso magnificamente attraverso la regia frenetica del regista e la sua abilità nell’orchestrare un’illusione, dai molteplici significati.