Karmaticket: arriva il “biglietto sospeso” per i migranti

Il Cinema Beltrade lancia Karmaticket, un'iniziativa per dare la possibilità a migranti e richiedenti asilo di poter entrare nella sala milanese

Coronavirus, sala cinema chiusa
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Un tempo, soprattutto nel napoletano, c’era il “caffè sospeso“. Un’usanza dove un cliente poteva decidere di pagare, oltre al suo caffè, una seconda tazzina a beneficio del primo bisognoso che entrava per chiedere un’espresso. Oggi, il Cinema Beltrade, situato nel pieno centro milanese, rilancia quest’abitudine. Tuttavia lo fa, non con la bevanda scura, ma con il biglietto del cinema, tramite l’iniziativa: Karmaticket.

La struttura in via Nino Oxilia 10, con un post di Facebook ha lanciato questa singolare, quanto solidale, iniziativa nei confronti dei migranti e i richiedenti asilo. Karmaticket funziona in maniera molto semplice: chiunque vada al cinema , può decidere di acquistare insieme al suo biglietto, un ticket al prezzo di 3 euro, che potrà essere utilizzato da due migranti per entrare in sala. Come spiega il cinema nel post: “Se uno lo comprate voi, uno lo offriamo noi”.

I beneficiari del Karmaticket saranno, non solo gli ospiti dei centri di accoglienza del quartiere, ma anche gli studenti della Rete scuole senza permesso. Un’organizzazione di scuole di italiano per i migranti milanesi nata nel 2005.

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“Il cinema è più bello quando parla le lingue del mondo”.

Così i promotori dell’iniziativa commentano Karmaticket. Il Cinema Beltrade non è nuovo a queste iniziative sociali e culturali. Non solo, recentemente ha aderito al piano anticaldo del Comune, offrendo 60 biglietti gratuiti agli anziani del circondario. Ma, nel tempo, ha abbracciato la politica della riduzione dei biglietti per gli spettatori abituali, e per i giovani fino a 25 anni.

Eppure l’idea del Karmaticket non è originale. Il Beltrade ha preso spunto da un’iniziativa vista a Berlino, nella Germania di Angela Merkel:

“Qualche tempo fa siamo state al Kino Moviemento a Kreuzberg, Berlino, un quartiere multietnico. Loro hanno fra i tanti biglietti anche il Karmaticket, ovvero un biglietto che aiuta chi lo compra a ripulire il proprio karma e quello del luogo che lui abita”

Un’iniziativa che ha da subito diviso l’Italia: tra chi applaude a questa iniziativa e chi ritiene che deve essere fatta anche per gli italiani più bisognosi. Ed è lo stesso Beltrade a rispondere alla polemica:

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“Questa è un’iniziativa che serve soprattutto all’integrazione. Tranquilli, che bianchi, rossi e gialli in difficoltà entrano tranquillamente al Beltrade, pagando pochissimo o proprio niente”

Karmaticket in fondo ricrea quello che dovrebbe essere il cinema. Non unicamente uno svago dalla monotonia della giornata, ma anche un modo per incontrarsi, unirsi e confrontarsi. In fondo, come diceva Ingmar Bergman: “Non c’é nessuna forma d’arte come il cinema per colpire la coscienza”.