Storaro difende Woody Allen: “Non è un mostro ma una vittima!”

"Woody Allen non è un mostro, è una vittima". Queste le parole del direttore della fotografia, in difesa del regista.

Condividi l'articolo

Vittorio Storaro, direttore della fotografia e premio Oscar si scaglia contro l’opinione pubblica in difesa di Woody Allen.

Woody Allen? Non è un mostro, è un vittima”

Il direttore della fotografia vanta nel suo curriculum pellicole come Apocalypse Now, L’ultimo imperatore e Ultimo Tango a Parigi incalza:

“Contro di lui non ci sono prove, è come per il caso BertolucciBrando e la scena della sodomia con Maria Schneider. Ma quale violenza, io ero lì sul set”

Vittorio Storaro

Vittorio Storaro  ha collaborato con alcuni tra i più grandi registi, da Bernardo Bertolucci a Francis Ford Coppola, da Warren Beatty a Woody Allen, dice la sua sugli scandali sessuali che hanno travolto Hollywood. Prendendo spunto dalle polemiche su Roman Polanski in Francia e in seguito, sulle accuse a Michelangelo Antonioni di fare apologia dello stupro.

Vittorio Storaro“Non è possibile fare una distinzione esatta tra l’essere umano e la sua creazione.”

e continua ” l’essere umano e la sua creazione, vanno di pari passo, fermo restando che nessuno è perfetto e che ognuno ha le sue debolezze umane, politiche e sociali. Quando c’è la denuncia di una violenza, è giusto che si indaghi, e se la violenza c’è stata, è giusto condannarla. Ma può succedere che alcune donne, fanno forzature di cui non si parla mai.”

Vittorio Storaro

“Mesi fa ho sentito dire che Bernardo Bertolucci e Marlon Brando venivano accusati di aver fatto violenza su Maria Schneider sul set di Ultimo Tango a Parigi. Io sono rimasto sconcertato. Se credi che ciò che vedi in un film sia vero, allora pensi davvero che Brando e Bertolucci abbiano fatto realmente violenza sulla Schneider. Allora pensi che Marlon Brando sia morto relamente nel 1972 in un terrazzo a Parigi.

Questa è la cosa più orrenda che si possa fare, il cinema non è verità, il cinema è finzione e interpretazione.

Maria Schneider conosceva benissimo la scena perchè era scritta nella sceneggiatura. Io ero li, ero la seconda camera da presa. È assurdo che una giornalista vada a pescare delle cose nei film e le definisca come atti reali di violenza commessi su una donna. È assurdo. State facendo un errore spaventoso.

Vittorio Storaro

Storaro continua sulla vicenda che ha visto protagonista Woody Allen negli ultimi tempi.

LEGGI ANCHE:  Woody Allen sta considerando il ritiro: "il brivido di fare film è sparito"

“Io non so cosa è accauto anni fa, ovviamente. So soltanto, da quello che ho letto che ci sono state delle indagini e che non hanno portato a un processo. Sono stati fatti anche degli esami sulla figlia per vedere se c’era stata violenza, ma hanno dato esito negativo. La violenza va condannata, ma non bisogna creare degli tsunami che danneggiano le persone.

Vittorio Storaro ha curato la fotografia anche nell’ultimo film di Woody Allen, La ruota delle meraviglie. Film che è stato boicottato, proprio per questo scandalo che si è venuto a creare attorno al regista. Persino gli attori sono stati boicottati e non hanno ricevuto nessun riconoscimento.

Conclude Storaro “Non sappiamo neanche che sorte avrà il prossimo film di Allen (Raining Day in New York n.d.r.) del quale curo la fotografia. Tante giornaliste, al momento, stanno approfittanddo del loro potere, anche questa è violenza. Nel gettare il dubbio o denunciare una presunta violenza si fanno danni non solo familiari, ma anche industriali, cioè sociali. In questo momento solo per non essere ricollegati a un nome percepito come negativo, un distributore come Amazon, non può intervenire”.

Fonte: Vanity Fair

LEGGI ANCHE:  12 Hamburger da cinema